[12/08/2011] News

Il kresoxim-metile puņ essere utilizzato nei fungicidi

Il kresoxim-metile può essere utilizzato come principio attivo nei prodotti fitosanitari e se autorizzato può essere immesso sul mercato: la Commissione europea ha infatti inserito il principio attivo nell'apposito elenco delle sostanze contenute nella direttiva europea relativa all´immissione in commercio dei prodotti fitosanitari.

Gli Stati membri dovranno adeguarsi e modificare o revocare le autorizzazioni vigenti entro il 30 giugno 2012 e applicare le nuove disposizioni a partire dal giorno successivo. Però, nel caso di un prodotto contenente kresoxim-metile come una tra più sostanze attive, gli Stati dovranno modificare o eventualmente revocare l'autorizzazione entro il 31 dicembre 2015 oppure entro il termine fissato per tale modifica o revoca dagli atti legislativi che hanno iscritto la sostanza nell'apposito allegato o hanno approvato tale sostanza, se il termine scade più tardi.

Dai vari esami effettuati dunque è risultato che i prodotti fitosanitari contenenti kresoxim-metile possono considerarsi rispondenti, in linea di massima, alle prescrizioni della direttiva europea (91/414/CEE) ma soltanto per determinati usi ossia come fungicida.

Ma - fatta salva questa conclusione - prima della loro commercializzazione è opportuno - come sostiene l'UE - che gli Stati verifichino, che siano rispettate determinate condizioni. Gli Stati membri dovranno rivolgere particolare attenzione alla protezione delle acque sotterranee in condizioni di vulnerabilità. Anche perché le condizioni di autorizzazione dovranno comprendere eventuali misure di attenuazione dei rischi. Quindi, il richiedente dovrà presentare informazioni di conferma riguardo alla valutazione del rischio di esposizione delle acque sotterranee. In particolare il richiedente dovrà presentare agli Stati membri, alla Commissione e all'Autorità entro il 31 dicembre 2013: lo studio lisimetrico per dimostrare che i 2 picchi non identificati osservati non corrispondono ai metaboliti ciascuno dei quali supera il valore di soglia di 0,1 μg/l: il recupero del metabolita BF 490-5 per confermare che nella lisciviazione al lisimetro esso non si riscontra in misura superiore a 0,1 μg/l; una valutazione del rischio di esposizione delle acque sotterranee a una tardiva applicazione alle mele/pere e alle uve. Il richiedente deve presentare tali informazioni.

Del resto i fitosanitari ossia gli antiparassitari per le piante utilizzati soprattutto in agricoltura, pur avendo una multifunzionalità (proteggere le piante e i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o a prevenirle gli effetti) sono spesso sostanze a elevata tossicità che possono avere effetti indesiderati su organismi viventi (compreso l'uomo).
Ed è proprio per questo che sarà opportuno che gli Stati approfondiscano l'esame delle specifiche del principio attivo e acquistino ulteriori informazioni per dimostrare il rischio per le acque sotterranee.

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