[11/08/2011] News

Congo: rapimento (di gorilla) con riscatto

Il Bacino del Congo è noto per la sua foresta tropicale estesa per 1,8 milioni di chilometri quadrati, purtroppo ora minacciata dallo sfruttamento insostenibile delle risorse naturali, dai grandi progetti per infrastrutture come strade, dighe e dalle piantagioni di olio di palma. A rischio è la stessa esistenza di milioni di persone che vivono nell'area e la scomparsa di habitat riduce anche la biodiversità di una delle aree più ricche del pianeta.

Uno dei casi più noti è quello del gorilla, specie a rischio non solo però per l'attacco all'ecosistema in cui vive. Al mondo, spiegano dal Wwf, sopravvivono meno di 700 esemplari di gorilla, tutti concentrati in Africa centrale tra Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo. Le cause di questa decimazione sono varie: dal virus ebola degli anni ‘90, alla suddetta riduzione del suo habitat, ma l'attacco dei bracconieri per vendere la carne a fini alimentari e il traffico dei cuccioli da utilizzare come animali da compagnia o per essere rivenduti nei circhi, è probabilmente la principale.

Ora tra l'altro i bracconieri pare utilizzino un "nuovo" metodo per fare soldi attraverso lo sfruttamento di questi animali: il rapimento con riscatto. Il Corpo forestale ruandese ha informato che è tornato a casa un cucciolo di gorilla di nemmeno un anno, finito nelle mani di tre bracconieri nella Repubblica democratica del Congo. L'animale è stato restituito alla polizia locale in cambio di 10mila euro. «Sottoporremo il gorilla ad accertamenti accurati - ha dichiarato un ufficiale del corpo forestale ruandese - ma a prima vista le sue condizioni di salute sono decisamente buone» .

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