[02/08/2011] News toscana

Torna la pernice rossa in provincia di Lucca

La pernice rossa (Alectoris rufa),  tornerà a popolare la provincia di Lucca, grazie ad un progetto sperimentale in avanzata fase di realizzazione per la sua reintroduzione nel territorio a caccia programmata degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) Lucca 11 e Lucca 12.

Il progetto è risultato tra i vincitori del bando della Regione Toscana che ha finanziato con 60mila euro gli interventi finalizzati alla reintroduzione della pernice rossa sul territorio lucchese, dove la presenza era ormai segnalata come sporadica o rara e probabilmente "inquinata" da individui di Ciukar, la coturnice orientale (Alectoris chukar),  come accaduto in un'altra area prima molto ricca di pernici rosse, l'isola d'Elba e anche con la popolazione introdotta sull'isola di Pianosa, abbondante ma risultata anch'essa non pura, e con quella introdotta a Capraia.  Il caso delle reintroduzioni nell'Arcipelago toscano non dovrebbe essere possibile in provincia di Lucca, visto che Gli ibridi ciuca-pernice rossa di Pianosa sono frutto di una introduzione fatta all'epoca in cui non era ancora possibile fare un approfondito esame genetico per determinare la purezza delle specie.

spiega l'assessore della provincia di Lucca all'agricoltura, caccia e pesca, Diego Santi, spiega che «Grazie all'individuazione di un territorio idoneo alla pernice rossa, realizzata dalla Provincia, in collaborazione con l'Atc competente e il Comune di Camporgiano, si concretizza il progetto di ripopolamento di questo volatile nella nostra zona. A completamento dell'intervento saranno montate delle strutture che permetteranno l'ambientamento e la successiva immissione degli esemplari di pernice rossa, che saranno monitorati anche dopo il rilascio, per controllare lo stato di ambientamento».

La reintroduzione è in fase ancora più avanzata nell'Atc Lucca 12, dove le pernici rosse stanno per essere  liberate. La provincia sottolinea che «i risultati delle immissioni saranno valutati in collaborazione con i tecnici dell'amministrazione provinciale per assicurare, attraverso interventi di miglioramento ambientale, le condizioni di re-ambientamento della specie».

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