[29/07/2011] News

Ponte Stretto Messina, Matteoli: ok a progetto definitivo e lavori da dicembre

Legambiente: «Ennesimo annuncio assurdo: mancano la Via, il parere del Cipe e i fondi». Realacci: «Basta balle, non c'č un euro»

L'Unione europea lo ha da poco giudicato un'opera non prioritaria, ma il sogno/incubo del Ponte di Messina torna puntuale ad ogni difficoltà del governo, sembra quasi una di quelle grandi opera taumaturgiche che tutti sanno non verranno mai fatte  ma che si crede ritirino su la credibilità in calo... Una specie di eterno viagra cementizio dell'impotente politica italiana.

Oggi il ministro oggi dal ministro dei trasporti, Altero Matteoli, ha annunciato il via libera al "progetto definitivo del ponte sullo Stretto" (l'ennesimo) da parte del cda della società Stretto di Messina e l'avvio dei cantieri a dicembre 2012 e il ponte sarà finito addirittura nel 2019. Parlando dell'ipotesi che il corridoio Berlino-Palermo sia deviato a Napoli verso Bari e Lecce, non raggiungendo più la Sicilia, Matteoli ha detto: «Siamo tranquilli. L'Unione europea non può far sì che il Corridoio 1 non sia Berlino-Palermo. L'Italia non ci sta a far cambiare il corridoio e comunque il commissario Ue, Siim Kallas, ha smentito che sia stata già presa una decisione. Se ne parlerà a settembre».

Risponde subito per le rime il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza: «In un momento in cui l'Italia affronta una gravissima crisi economica, che coinvolge pesantemente il sud, con importanti tagli alla sanità, all'istruzione, alla ricerca e alle infrastrutture continuare a insistere con un progetto come quello del ponte sullo Stretto è una scelta pericolosa e dannosa per il paese.  Un ennesimo annuncio assurdo, perché il ponte dovrà essere finanziato interamente con fondi pubblici che ancora si devono trovare e il progetto definitivo deve ancora superare la valutazione d'impatto ambientale e il parere del Cipe».

Anche il  responsabile green economy del Partito democratico, Ermete Realacci commentando il via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina: «Basta con le balle. Per il ponte dello Stretto non c'è un euro e nemmeno un vero project financing. Se si fosse realizzato un chilometro di ferrovia per ogni annuncio fatto di avvio dei lavori del Ponte il nostro meridione sarebbe il territorio meglio servito d'Europa e l'economia del Sud di Italia ci avrebbe di sicuro guadagnato. In un momento così difficile per il Paese è da irresponsabili continuare a prendere in giro gli italiani con la propaganda e con progetti improbabili e certamente non prioritari».

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