[22/07/2011] News toscana

In attesa del Pac Livorno incrementa la rete di monitoraggio della qualità dell'aria

Prosegue l'azione del comune di Livorno per migliorare la qualità dell'aria in città, per ora incrementando le fonti di conoscenza dei dati che "fotografano" la situazione attuale dell'inquinamento atmosferico.

Infatti è stata attivata nei giorni scorsi una nuova centralina di monitoraggio nei Quartieri Nord (via Luigi Russo) della città, prevista nell'ambito della campagna di misurazione concordata tra enti (comune di Livorno, Circoscrizione 1, provincia di Livorno, Arpat, Asl6) per la risoluzione delle criticità della zona Picchianti.

«Questa centralina si aggiunge alla rete già funzionante in città - ha dichiarato il vicesindaco Cristiano Toncelli- costituita dalle centraline di Viale Carducci, Via Gobetti, Piazza Mazzini, Piazza Cappiello, Villa Maurogordato, La Palazzina (Gabbro), La Rotonda (Ardenza). Riparate nei mesi scorsi le centraline di piazza Mazzini e piazza Cappiello, in tutto abbiamo ora otto stazioni che attualmente misurano la concentrazioni degli indicatori previsti dalla normativa di settore e, in alcuni casi, i parametri meteorologici. La rete di monitoraggio è, ad oggi, più estesa di quanto previsto dalla vigente normativa».

In generale secondo il "Rapporto annuale sulla qualità dell'aria - provincia di Livorno - anno 2010" redatto da Arpat, la situazione della qualità dell'aria nella città labronica è buona, anche se permangono alcune criticità per gli ossidi di azoto (stazione di viale Carducci). «Nonostante questi risultati positivi, per potenziare il programma di azioni che hanno consentito in questi anni a Livorno di mantenere i livelli di inquinamento ben al di sotto dei limiti previsti dalle leggi nazionali e regionali - ha ripreso Toncelli - l'Ufficio Ambiente del comune ha elaborato, come previsto dalla L.R. 9/2010, un nuovo Piano di azione comunale 2011 (Pac) che sarà formalizzato non appena la Regione Toscana fornirà le linee guida ufficiali. Il Pac comprende interventi nel settore della mobilità sostenibile (per incrementare l'uso del trasporto pubblico e facilitare l'utilizzo di biciclette al posto del mezzo privato a motore) e nel settore del risparmio energetico, oltre che nel campo dell'educazione ambientale».

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