[22/07/2011] News

Dall’Ue arriva il regolamento sui conti economici ambientali

È stato istituito un quadro comune per la raccolta, la compilazione, la trasmissione e la valutazione di conti economici ambientali europei quali conti satellite del Sistema europeo dei conti (Sec 95). L'Ue,  con regolamento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea - che entrerà in vigore fra venti giorni -  fornisce agli Stati membri metodologia, regole, definizioni, classificazioni e regole contabili comuni, destinate ad essere utilizzate in sede di compilazione dei conti economici ambientali. Ossia, strumenti utili per il conseguimento di un quadro univoco su tutto il territorio comunitario.

Quindi, in base al nuovo quadro, gli Stati dovranno compilare una serie di conti ambientali raggruppati in tre moduli: uno per i conti delle emissioni atmosferiche (intese come i flussi fisici di materiali gassosi o di particolato dal sistema economico - processi di produzione o di consumo - nell'atmosfera), un altro per le tasse ambientali ripartite per attività economica (ossia una tassa la cui base imponibile è costituita da un'unità fisica di qualcosa che produce sull'ambiente un impatto negativo specifico e dimostrato, includendo unicamente le transazioni individuate dai conti nazionali come una tassa) e un terzo per i conti dei flussi di materia a livello di intera economia (che corrispondono alle compilazioni coerenti degli input complessivi di materiali nelle economie nazionali, delle variazioni dello stock di materiali all'interno dell'economia e degli output di materiali verso altre economie o verso l'ambiente).

Ogni modulo (contenuto negli appositi allegati del regolamento) dovrà contenere una serie di informazioni: gli obiettivi perseguiti con la compilazione dei conti; la copertura dei conti; l'elenco delle caratteristiche per le quali devono essere compilati e trasmessi dati; il primo anno di riferimento, la frequenza e i termini di trasmissione per la compilazione dei conti; le tabelle per la trasmissione dei dati e la durata massima dei periodi di transizione durante i quali la Commissione può concedere deroghe.

È molto importante che, non appena il sistema sarà pienamente operativo, i conti economici ambientali europei siano usati in modo attivo e preciso in tutti gli Stati membri e nell'elaborazione di tutte le pertinenti politiche dell'Unione, quale elemento chiave per le valutazioni d'impatto, i piani d'azione, le proposte legislative e gli altri risultati significativi del processo politico. Altri dati più tempestivi potrebbero essere ottenuti anche con i modelli di «previsione a breve termine» (now-casting), che usano tecniche statistiche simili a quelle impiegate nelle previsioni per elaborare stime affidabili.

Il Sec - istituito con il regolamento (CE) n. 2223/96 relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nella Comunità - costituisce il principale strumento alla base delle statistiche economiche dell'Unione e di molti indicatori economici (compreso il Pil). Può essere utilizzato per analizzare e valutare vari aspetti dell'economia (come la struttura, parti specifiche o l'andamento nel tempo), o per alcune particolari esigenze informative, come l'analisi dell'interazione tra ambiente ed economia. Mentre i conti satelliti consentono l'ampliamento in maniera flessibile della capacità analitica della contabilità nazionale per determinate problematiche di interesse sociale, quali le pressioni sull'ambiente generate dalle attività antropiche, senza sovraccaricare e senza stravolgere il sistema centrale.

La contabilità ambientale può, infatti, svolgere un ruolo di grande utilità, fornendo un quadro e procedure di stima per i dati mancanti, ad esempio attingendo a fonti non statistiche. Può inoltre sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica in relazione agli effetti ambientali dell'attività economica.

Già nel 2002 l'Ue, con il sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente, ha confermato che informazioni affidabili sullo stato dell'ambiente, sulle principali tendenze, sulle pressioni e sui fattori che influenzano i cambiamenti ambientali sono essenziali per l'elaborazione di politiche efficaci, per la loro attuazione nonché, più in generale, per la responsabilizzazione dei cittadini.

Inoltre, nel 2007 l'Ue ha sottolineato la necessità di statistiche e di conti di elevata qualità in campo ambientale della elaborazione di basi giuridiche per settori chiave della raccolta di dati ambientali attualmente non disciplinati da atti giuridici.

Nel 2009, poi, con la relazione intitolata «Non solo PIL: misurare il progresso in un mondo in cambiamento», l'Ue ha riconosciuto la necessità di integrare gli indicatori esistenti con dati comprendenti aspetti ambientali e sociali, in modo da consentire l'elaborazione di politiche maggiormente coerenti e globali. A tal fine, i conti economici ambientali costituiscono uno strumento per monitorare le pressioni esercitate dall'economia sull'ambiente e per individuare come queste potrebbero essere attenuate.

I conti economici ambientali illustrano l'interazione tra fattori economici, fattori legati alle famiglie e fattori ambientali e hanno, di conseguenza, una valenza informativa maggiore rispetto ai semplici conti nazionali. Essi costituiscono un'importante fonte di dati per le decisioni in materia ambientale, e la Commissione dovrebbe consultarli per la realizzazione di valutazioni d'impatto.

Dunque, conformemente ai principi dello sviluppo sostenibile e alla volontà di progredire verso un'economia efficiente nell'uso delle risorse e poco inquinante, sanciti dalla strategia Europa 2020 e da numerose importanti iniziative, diventa sempre più imperativo sviluppare un quadro di dati che integri coerentemente le problematiche ambientali con quelle economiche. 

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