[21/07/2011] News

Il parrocchetto cileno che attraversò le Ande 120mila anni fa

Frontiers in Zoology ha pubblicato la ricerca "The high Andes, gene flow and a stable hybrid zone shape the genetic structure of a wide-ranging South American parrot", del  Max Planck Institut für Ornithologie che svela uno dei misteri dell'avifauna, quello del parrocchetto delle tane (Cyanoliseus patagonus), un pappagallo che è l'unica specie del genere Cyanoliseus.

Ne esistono tre sottospecie: C. p. patagonus, che vive in Argentina e che si pensava fosse la "specie madre"; C. p. andinus, verde e con il  giallo ridotto sul ventre e un piccolo scudo rosso, che vive in Argentina e Uruguay; C. p. bloxami, con colori più scuri, che vive con una popolazione ridotta in Cile.

Proprio da quest'ultima sottospecie è arrivata la sorpresa sarebbe stata lei a dare il via alla diffusione in Sudamerica della specie, attraversando le invalicabili Ande 120 mila anni fa, trovando una "porta" nel dedalo di ghiacciai, deserti salati e altipiani inospitali. Raramente queste condizioni climatiche proibitive hanno permesso agli animali tropicali di spostarsi da un versante all'altro delle Ande. Ma i ricercatori tedeschi, che hanno realizzato lo studio insieme a colleghi dell'Università di Friburgo e del Konrad Lorenz Institute di etologia di Vienna, hanno scoperto che la popolazione ancestrale del parrocchetto delle tane è quella del  Cile. Questa specie di colorati pappagalli, prima numerosissima ma ora decimata dalla caccia e dalla distruzione del loro habitat, vive in grandi colonie scavate nelle falesie di arenaria o calcare, di solito nelle gole dei fiumi che scendono da entrambi i versanti delle Ande meridionali e lungo le scogliere della costa atlantica. I ricercatori hanno condotto due indagini lungo oltre 13mila chilometri, scoprendo 66 colonie di pappagalli scavatori dove hanno raccolto molte  piume che hanno permesso di fare un esame genetico delle varie sottospecie e popolazioni.

«I risultati sono affascinanti spiega Juan Masello del Max Planck Institut für Ornithologie - Contrariamente a quello che ci aspettavamo, la popolazione ancestrale è originaria della regione che si affaccia sul Pacifico, dove si trova adesso il Cile e dove ci sono soltanto piccole colonie. Da lì, questa specie riuscì ad attraversare le Ande in un'unica occasione. Le due sub-specie argentine hanno avuto origine da questa popolazione iniziale. Una di loro si è diffusa con successo lungo i fiumi fino a raggiungere l'Oceano Atlantico, dove si trovano attualmente le colonie più grandi della specie. A El Cóndor, questa specie rappresenta la più grande colonia di pappagalli del mondo, con oltre 35.000 coppie nidificanti».

Petra Quillfeldt, anche lei del Planck Institut, sottolinea che «i dati genetici sono stati riportati in un quadro temporale usando l'età dei fossili. In questo modo, siamo stati in grado di stimare che l''attraversamento delle Ande si è verificato oltre 120mila anni fa. I nostri risultati sono molto importanti per migliorare le azioni di conservazione della diversi sotto-specie».

La sottospecie cilena è fortemente minacciata da estinzione, ne rimangono solo 5mila-6mila esemplari. Ancora oggi, troppi parrocchetti delle tane vengono catturati e tenuti come animali da compagnia o addirittura i pulcini vengono ancora mangiati e sono considerati una vera e propria prelibatezza in alcune zone del Cile.

I ricercatori evidenziano che «la netta separazione genetica della sottospecie cilena è un altro motivo per rafforzare le misure di conservazione. Una situazione simile colpisce anche la  sottospecie del nord dell'Argentina, della quale allo stato selvatico restano solo 2mila coppie riproduttive. Ma anche la sottospecie numericamente ancora in salute, quella della Patagonia argentina, è minacciata dalla perdita del suo habitat che viene rapidamente eliminato per produrre soia.

Fino ad ora non era disponibile uno studio del genere sull'areale di una specie di uccelli su entrambi i versanti delle Ande e il Max Planck Institut für Ornithologie dice che «lo studio dimostra che le Ande sono una efficace barriera per il flusso genico che viene  superata solo raramente. La traversata delle Ande si è verificato nella zona delle alte Ande e vicino all'Aconcagua (6.962 metri sopra il livello del mare), probabilmente al di sopra un passo di oltre 3mila metri di altitudine».

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