[21/07/2011] News

Biocarburanti e bioliquidi: cinque sistemi volontari di certificazione riconosciuti dall'Ue

L'Ue - con varie direttive in particolare quella del 2009 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, che modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE - ha stabilito un quadro comune per la promozione dell'energia da fonti rinnovabili. Ha fissato obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti. Ha dettato norme relative ai trasferimenti statistici tra gli Stati membri, ai progetti comuni tra gli Stati membri e con i paesi terzi, alle garanzie di origine, alle procedure amministrative, all'informazione e alla formazione nonché all'accesso alla rete elettrica per l'energia da fonti rinnovabili. Ha fissato criteri di sostenibilità per i biocarburanti e i bioliquidi. E adesso riconosce come validi cinque sistemi volontari di certificazione per la verifica del rispetto dei criteri di sostenibilità per i biocarburanti e per i bioliquidi.

Ai fini della valutazione del raggiungimento degli obiettivi fissati dalla direttiva sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili la Commissione europea - con cinque distinte decisioni pubblicate sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi - ammette la validità per 5 anni del «Roundtable of Sustainable Biofuels EU RED», «Abengoa RED Bioenergy Sustainability Assurance», «Biomass Biofuels Sustainability voluntary scheme», «International Sustainability and Carbon Certification», «Bonsucro EU», «Round Table on Responsible Soy EU RED» e «Greenergy Brazilian Bioethanol verification programme».

L'energia prodotta da biocarburanti e bioliquidi è presa in considerazione per misurare il rispetto dei requisiti della direttiva del 2009 per quanto riguarda gli obiettivi nazionali, per misurare il rispetto degli obblighi in materia di energie rinnovabili e per determinare se il consumo di biocarburanti e di bioliquidi possa beneficiare di sostegno finanziario. E ciò avviene quando vengono rispettati precisi criteri di sostenibilità. Un rispetto che deve essere comunque verificato. A tale proposito i sistemi volontari possono contribuire ad offrire soluzioni efficaci per dimostrare il rispetto dei criteri di conformità.

La Commissione può decidere che un sistema volontario nazionale o internazionale dimostra che le partite di biocarburanti rispettano i criteri di sostenibilità o che un sistema volontario nazionale o internazionale per la misurazione delle riduzioni di gas a effetto serra contiene dati accurati. E lo può riconoscere per un periodo di 5 anni.

Dunque, quando un operatore economico presenta la prova o dati ottenuti conformemente a un sistema riconosciuto dalla Commissione gli Stati membri non impongono al fornitore l'obbligo di dare altre prove di conformità ai criteri di sostenibilità.

Il controllo del consumo di energia europeo e il maggiore ricorso all'energia da fonti rinnovabili, congiuntamente ai risparmi energetici e a un aumento dell'efficienza energetica, costituiscono parti importanti del pacchetto di misure necessarie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e per rispettare il protocollo di Kyoto e gli ulteriori impegni assunti a livello comunitario e internazionale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra oltre il 2012. Tali fattori hanno un'importante funzione anche nel promuovere la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, nel favorire lo sviluppo tecnologico e l'innovazione e nel creare posti di lavoro e sviluppo regionale, specialmente nelle zone rurali ed isolate.

I maggiori progressi tecnologici, gli incentivi all'uso e alla diffusione dei trasporti pubblici, il ricorso a tecnologie energeticamente efficienti e l'utilizzo nei trasporti di energia proveniente da fonti rinnovabili sono tra gli strumenti più efficaci con cui la Comunità può ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di petrolio. E può allo stesso tempo conseguire un incremento economica grazie, appunto, all'innovazione e ad una politica energetica sostenibile e competitiva.

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