[20/07/2011] News toscana

Il Consiglio regionale prova ad imprimere una svolta alla vicenda dell'ex zuccherificio Sadam

Il Consiglio regionale toscano imprime un'accelerata alla vicenda della riconversione industriale verso una centrale a biomasse, dell'ex zuccherificio Sadam di Castelfiorentino. L'aula ha approvato un documento che impegna la Giunta ad assumere tutte le iniziative utili, nel più breve tempo possibile per portare a compimento la riconversione dell'ex zuccherificio rispettando precisi obiettivi e indirizzi.

In primis ricollocare 47 lavoratori che sono in cassa integrazione da 5 anni (scade il prossimo 31 dicembre) e rendere nuovamente attiva (tramite bonifica) un'area dismessa di 105 ettari. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha ripercorso la vicenda dello stabilimento e ha ricordato i punti "forti e qualificanti" del progetto per la riconversione: «Il cambiamento dell'alimentazione della centrale (a girasole), un rapporto di filiera con i consorzi agrari e una diminuzione dell'impianto, proposto per una produzione di circa 19 mw e con utilizzo di 50mila tonnellate di semi, confermando la cogenerazione e l'impegno a utilizzare parte dell'energia prodotta, circa 8 mw, per iniziative produttive limitrofe alla centrale. Il progetto - ha aggiunto il presidente Rossi - prevede la riassunzione di 40 lavoratori e la Regione conferma la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni locali per affrontare con la massima celerità la questione della localizzazione della centrale a biomasse, attraverso la individuazione di aree idonee e, nell'eventualità che risulti in prossimità del confine comunale, con il coinvolgimento dei comuni limitrofi».

Per quanto riguarda la riqualificazione dell'area su cui insiste il complesso industriale dismesso, Rossi ha ribadito che «andranno individuate a livello di Piano strutturale comunale, con Regione e provincia, soluzioni compatibili con i rispettivi atti urbanistici, il Piano di indirizzo territoriale e il Piano di coordinamento territoriale».

Il documento è stato votato a maggioranza e condiviso da tutti i gruppi con la sola astensione dell'Udc, che ha sottolineato con Giuseppe Del Carlo «la mancanza di un'indicazione di concreta via d'uscita rispetto a una situazione incerta che si protrae da anni. Le indicazioni contenute nell'informativa della Giunta, con riferimento all'aspetto occupazionale, allo sviluppo dell'area e al rapporto con la filiera agricola sono tutte da verificare». La Giunta ora dovrà riferire entro la fine di settembre sull'evoluzione del processo di riconversione generale tenendo conto di quanto previsto nel Piano energetico regionale.

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