[19/07/2011] News toscana

Bike sharing: Firenze è "out"

Alcune "linee" generali dell'amministrazione Renzi sulla città di Firenze sono condivisibili, come le iniziative sulle aree pedonali (non scendiamo nel dettaglio applicativo e nella possibilità di alcuni interventi di modifica) ma manca ancora "qualcosa", ad esempio un Piano generale della mobilità in cui venga esplicitato quale portata e quale benefici hanno singoli provvedimenti e gli obiettivi da raggiungere.

Avremmo capito allora, consultando il piano che non c'è, se il bike-sharing è solo un "greenwashing" oppure una componente importante di quel sistema alternativo di mobilità che è possibile a Firenze viste le dimensioni della città. Se si può percorrere a piedi, come giustamente dice il sindaco, figuriamoci in bicicletta.

A quel punto conoscendo il Piano avremmo compreso meglio la gravità della perdita del cofinanziamento ministeriale per il bike-sharing appunto, previsto per un 80 per cento del costo totale (stimato dall'amministrazione comunale in 500mila euro). Il ministero finanzierà solo i primi 57 progetti selezionati in base a criteri di "qualità e validità" (il bando è del 2010) e Firenze è finita 126esima.

La città che vuole puntare ad essere un modello di mobilità alternativa e che come gli altri enti locali non ha casse floride ci pare finita un po' lontana in classifica. Non sappiamo se c'è stata sottovalutazione o altro ma ci pare un passaggio a vuoto piuttosto grave. Le opposizioni in consiglio comunale fanno il loro mestiere e alla giunta Renzi non hanno risparmiato nulla.

«Incredibile ma vero, è evidente che il progetto del comune di Firenze era a dir poco insufficiente» ha dichiarato Ornella De Zordo di "Unaltracittà", mentre dal Pdl hanno attaccato anche il "consigliere speciale per la bicicletta" e invitato il sindaco ad utilizzare i cospicui incassi delle multe per la mobilità alternativa.

Le intenzioni dell'amministrazione invece sembrano altre, ad esempio quella di utilizzare il "project-financing", che finanzierà i lavori ottenendo in cambio i ricavi del servizio. Ci si mette quindi in mano ai privati sperando che qualcuno si faccia avanti. Intanto a Firenze si rimane fermi al tentativo di bike-sharing di oltre dieci anni fa con il famoso progetto "Mille e una bici".  Meno male che altri comuni toscani hanno saputo far meglio: Monteriggioni (3° classificato) e Marciana Marina (26esimo) sono riusciti ad ottenere il cofinanziamento. 

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