[18/07/2011] News

Goletta dei Laghi: 11 punti inquinati nel lago di Garda. «Depuratore inadeguato, quando una nuova soluzione?»

Dalle analisi effettuate nell'ultima tappa lombarda della Goletta dei laghi, la campagna di Legambiente per il monitoraggio e l'informazione dei bacini lacustri, sono risultati 7 i punti critici individuati sulla sponda lombarda del lago di Garda. Gli ambientalisti sottolineano che «Nonostante l'entrata in vigore della nuova legge sulla balneazione che ha introdotto criteri molto più permissivi rispetto al precedente Dpr del 1982, le analisi hanno rilevato una concentrazione di batteri fecali (Enterococchi Intestinali e Escherichia Coli) al di sopra dei limiti di legge quasi tutti concentrati alle foci dei torrenti».

Infatti, sono risultati fortemente inquinati i campioni prelevati alle foci San Giovanni a Limone del Garda, del torrente Toscolano a Toscolano Maderno, Barbarano a Salò, il torrente nei pressi del porto di Padenghe, e sulla spiaggia di Via Agello in località Rivoltella e lo scarico sul lungolago Via Cesare Battisti Desenzano del Garda. Infine è risultato inquinato il rio della Garbella a Sirmione. La situazione sulla sponda veneta del Garda è meno preoccupante: sono risultati infatti inquinati 4 punti alle foci dei torrenti.

I dati del monitoraggio sono stati resi noti oggi in conferenza stampa a Sirmione da Barbara Meggetto, portavoce della Goletta dei Laghi, Paolo Bonsignori del circolo di Legambiente "per il Garda" di Sirmione, alla conferenza hanno partecipato il sindaco Alessandro Mattinzoli; l'assessore all'ambiente del Comune Maurizio Ferrari e Vincenzo Grieco Pullè, coordinatore della rete di raccolta del Coou.

«Ancora una volta sono le foci dei torrenti ad apportare il maggior carico inquinante nel Benaco - ha spiegato Meggetto - Una situazione non nuova per Goletta dei Laghi che da anni monitora questi corsi d'acqua senza alcun evidente miglioramento. Appare quanto mai urgente, a questo punto, intercettare gli scarichi ancora non collettati e avviare un serio piano di investimenti che elimini anche queste criticità. Pressione urbanistica e turistica: una combinazione fatale anche per un lago come il Garda dalle dimensioni importanti. Per questo, se non si trovano urgentemente soluzioni per mettere a regime tutti gli scarichi e soprattutto per adeguare il depuratore a trattare le acque reflue durante i periodi di alta stagione turistica, si rischia di vanificare tutto il lavoro svolto in questi anni. Infine, rimangono irrisolte alcune questioni fondamentali: il collettore sub-lacuale di difficile gestione soprattutto per quanto riguarda la manutenzione, l'inadeguatezza ormai evidente del depuratore di Peschiera e l'annoso problema degli sfioratori di piena. A quando una nuova soluzione?».

Il passaggio della Goletta dei Laghi sul Garda è stato anche l'occasione per sottolineare altre criticità del Garda, in particolare i problemi della biodiversità e della diminuzione della fauna ittica di cui soffre il Benaco, ma anche il crescente problema del consumo di territorio: «Sulla sponda lombarda del Benaco si è costruito più che su tutti i laghi lombardi messi insieme. Ben 5.419 ettari dal 1999 al 2007, pari al 13,9% del territorio gardesano - ha detto Paolo Bonsignori, presidente di Legambiente Garda -. Regine del cemento risultano essere Desenzano del Garda e Lonato che continuano nella loro azione di "corsa al mattone" senza preoccuparsi del pesante impatto che ciò avrà in futuro anche sulla qualità delle acque del basso Garda. Per questo abbiamo dato la Bandiera Nera al comune di Lonato, dove, ad uno stillicidio di progetti che disseminano cubature ovunque, non ci è parso di intravede lo stesso impegno a tutela delle aree naturali e dei boschi ad esempio della splendida area della Valsorda minacciata anch'essa dalle costruzioni».

Dal 19 al 20 Goletta navigherà sul lago Trasimeno e sul lago di Piediluco, dal 
21 al 25 luglio le analisi delle acque riguarderanno i laghi di Albano, Bolsena e Bracciano. 

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