[15/07/2011] News

Studio americano: le foreste sono "spugne" per la CO2, ma bisogna ridurre le emissioni di combustibili fossili

Nell'anno internazionale dedicato dall'Onu alle foreste, si moltiplicano gli studi su questo importante ecosistema che fornisce ossigeno al pianeta. Un gruppo di ricercatori americani del Dipartimento dell'Agricoltura e servizio forestale ha prodotto uno studio che chiarisce il ruolo che le foreste hanno sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera e che potrebbe contribuire a mettere a punto e a implementare le politiche di riduzione delle emissioni.

Secondo alcuni dati contenuti nella ricerca (che è stata pubblicata su Science), in meno di 20 anni (dal 1990 al 2007), le foreste di tutto il pianeta hanno 'assorbito' circa un sesto dell'anidride carbonica (CO2) presente nell'atmosfera e prodotta dalle emissioni dei combustibili fossili. Per fornire un quadro della CO2 atmosferica 'sequestrata' dal 95% delle foreste del pianeta, i ricercatori hanno condotto osservazioni sul campo e raccolto dati provenienti da altri studi e hanno abbinato queste informazioni a modelli statistici. «Le foreste catturano l'anidride carbonica per la fotosintesi, il processo nel quale producono zuccheri a partire da anidride carbonica e acqua, in presenza di luce - ha spiegato il coordinatore dello studio Yude Pan - Grazie a questa attività le piante giocano un ruolo molto rilevante nel controllo della quantità globale di anidride carbonica nell'atmosfera che, é stabilmente in aumento per effetto delle attività umane come la combustione dei carburanti fossili».

I ricercatori, tirando acqua al proprio mulino, sottolineano come gli studi prodotti fino ad oggi forniscano stime troppo vaghe per avere un'immagine chiara sia delle concentrazioni di anidride carbonica nell'atmosfera sia del sequestro da parte delle foreste, per guidare possibili politiche in grado di ridurre le emissioni. Mentre in questo nuovo studio vengono forniti numeri in basi ai quali pare che «le foreste più vecchie ingoino ogni anno 2,4 miliardi di tonnellate metriche di CO2, che equivalgono a un terzo delle emissioni di anidride carbonica annuali derivanti dalla combustione dei carburanti fossili» e quelle giovani posano continuare a farlo in futuro nonostante fattori come deforestazione, degradazione, variabilità climatica.

«Tuttavia, le foreste sequestrano anidride carbonica su base temporanea - avvertono gli scienziati - e questo fenomeno può essere arrestato o diminuito da cambiamenti climatici o da attività umane. Per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici non bisogna affidarsi unicamente al ruolo giocato dalle foreste, bisogna ridurre le emissioni provenienti dai carburanti fossili».

Torna all'archivio