[15/07/2011] News

Aumento dei costi della giustizia: limitato il diritto a ricorrere delle associazioni ambientaliste

Aumentano i costi per i giudizi civili, amministrativi e tributari e le piccole associazioni ambientaliste rischiano di essere limitate nelle loro azioni legali. Mentre una serie di sentenze anche europee riconosce alle associazioni il diritto di proporre ricorso. Perché la "manovra correttiva 2011" prevede il rincaro degli importi dovuti per il contributo unificato di iscrizione a ruolo nel processo civile (compresa la procedura concorsuale e di volontaria giurisdizione), nel processo amministrativo e nel processo tributario. E' tenuta al pagamento contestuale del contributo unificato, infatti, la parte interessata che per prima si costituisce in giudizio, che deposita il ricorso introduttivo, o che, nei processi esecutivi di espropriazione forzata, fa istanza per l'assegnazione o la vendita dei beni pignorati.

Il che  può comportare che associazioni ambientaliste con un budget economico limitato trovino difficoltà a sostenere tali costi. Al contempo alcune sentenze europee hanno riconosciuto alle associazioni a tutela dell'ambiente il diritto di proporre ricorso in sede giurisdizionale o dinanzi ad un altro organo indipendente e imparziale istituito dalla legge, per contestare una serie di decisioni anche di autorizzazione di progetti che possono avere un "impatto ambientale importante". Sentenze che ribadiscono che se anche spettasse allo Stato membro stabilire i diritti la cui violazione può dar luogo a un ricorso in materia d'ambiente, le associazioni a tutela dell'ambiente non possono essere private del ruolo riconosciuto dalla convenzione di Arhus.

Perché anche se è possibile che il legislatore nazionale circoscriva ai soli diritti pubblici soggettivi i diritti per cui può essere invocata la violazione da parte dei singoli nel contesto di un ricorso giurisdizionale tale limitazione non può essere applicata in quanto tale alle associazioni a tutela dell'ambiente. Perché sarebbe in contrasto con l'obiettivo di garantire al pubblico interessato un ampio accesso alla giustizia. E ciò priverebbe le associazioni, in larga misura della possibilità di far verificare il rispetto di norme derivanti da tale diritto che sono, per la maggior parte dei casi, rivolte all'interesse pubblico e non alla sola protezione degli interessi dei singoli considerati individualmente.  

Dunque dopo una serie di riconoscimenti alle associazioni la manovra italiana che aumenta i costi giudiziali in ambito civile, amministrativo e tributario sembrerebbe tagliare fuori le associazioni ambientaliste piccole alle quali resta in caso di possibile reato ricorrere alla giustizia penale. E dunque, in alcuni casi, a fatti avvenuti  o meglio quando la violazione dell'ambiente si è già verificata.

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