[12/07/2011] News

Importanti bacini fluviali africani sotto tutela grazie agli accordi interstatali

In Africa si tenta con accordi interstatali di tutelare importanti bacini fluviali costituiti anche da un patrimonio forestale di rilevanza mondiale. Ghana e Burkina Faso hanno lanciato un appello agli altri stati rivieraschi del fiume Volta (Togo, Benin, Costa d'Avorio e Mali) richiamandoli ad un impegno "efficace" nella raccolta dei fondi necessari alla gestione comune delle acque della grande via d'acqua.

L'appello è contenuto nel documento sottoscritto dai rappresentanti dei due Paesi al termine di una riunione del Comitato tecnico congiunto sulla gestione integrata delle risorse idriche, un organismo istituito nel 2004. «Gli Stati rivieraschi dovranno al più presto farsi carico dell'istituzione di un dispositivo che si occupi dei rischi idro-geologici e tenga sotto costante controllo la situazione, anche con lo scambio di dati idro-meteorologici» ha sottolineato il direttore ad interim dell'Osservatorio del Bacino del Volta, Jacob Tumbulto. Aldilà del caso specifico, in contesti dove la corsa all'approvvigionamento idrico e il controllo dell'acqua è arma di ricatto che dà luogo più a conflitti (vere e proprie guerre) che a collaborazioni tra Stati, la notizia rappresenta un notevole passo in avanti.

Altro iter positivo si sta sviluppando nel Bacino del fiume Congo, il secondo "polmone verde" del pianeta dopo quello del Rio delle Amazzoni. In questo caso l'attenzione è dedicata al patrimonio forestale di una vasta area, un complesso di aree protette situate tra Camerun, Repubblica centrafricana e Repubblica del Congo. La Commissione per le Foreste dell'Africa centrale varerà entro l'estate un piano per la revisione dei sistemi di gestione sostenibile dei boschi e per la conservazione delle aree protette di questa regione. In questo caso un contributo arriverà anche dall'Europa ed in particolare dalla Germania. L'iniziativa infatti si avvarrà di un finanziamento a fondo perduto da parte della Banca tedesca per lo sviluppo, per un valore pari a circa 20 milioni di euro.

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