[11/07/2011] News

Il Paese Basco alle prese con la "nuova complessità"

Il "Rapporto sulla competitività" presentato a San Sebastian è un esempio istruttivo di come una regione possa riflettere sul proprio futuro in un quadro, come è quello spagnolo, in cui il contesto nazionale presenta forti elementi di incertezza. La spada di Damocle della crisi finanziaria non impedisce al Paese Basco di ragionare in positivo sul proprio futuro, cercando ostinatamente di separare le tendenze congiunturali dalle trasformazioni più profonde di carattere strutturale. Cambiano i paradigmi dell'economia globale e - si sostiene - emerge una "nuova complessità", derivante dalla esigenza di rendere compatibili a diversi livelli differenti obiettivi, in primo luogo quelli della competitività e della sostenibilità.

La regione basca continua ad essere uno dei capisaldi industriali della Spagna ed ha performance di tutto rilievo a livello europeo, se paragonata con le regioni benchmark. Ma si guarda con preoccupazione ai prezzi di questo successo. Una delle peggiori performance della regione riguarda infatti il tasso di utilizzo del territorio con alto impatto ambientale. Per altro c'è forte consapevolezza che proprio i temi dell'energia e dell'ambiente possono offrire occasioni per un rafforzamento della competitività regionale. Il ruolo di leadership internazionale della locale industria nel settore dell'energia eolica è paradigmatico delle ambizioni basche.

Si tratta di ambizioni sostenute da un attivismo delle politiche industriali che fa riflettere. Il 48% delle imprese innovatrici della regione lo fanno con un sostegno pubblico e la rete di centri di ricerca e di trasferimento tecnologico è capillare al limite della ridondanza. Il tentativo di trasformare l'economia locale da inseguitrice a leader dei processi innovativi è reso credibile anche dal fatto che la popolazione attiva, specie il segmento centrale dei e delle trentenni, ha un tasso di formazione universitaria tra i più elevati d'Europa.

Quanto al metodo, quello della più ampia e sistematica partecipazione è considerato ancora vincente, ma accompagnato ad un'altrettanto ampia e sistematica esposizione al confronto internazionale. In un'intensa giornata di lavoro in occasione della presentazione del rapporto un centinaio di politici, funzionari pubblici e manager privati si sono confrontati  con esperti provenienti dall'estero, come il lettore può verificare al sito http://www.orkestra.deusto.es/compday2011/es/, dove sono disponibili testi e video dei dibattiti (che erano trasmessi in diretta sul web).

Alla base di questo lavoro poi vi è un nuovo istituto di ricerca, significativamente battezzato Orkestra ( http://www.orkestra.deusto.es/ ), una piccola ma vivacissima realtà con un posizionamento "anfibio" tra istituzioni ed università ed un gruppo di ricercatori di ottimo livello, giovani e di provenienza spesso estera. L'apertura internazionale, obiettivo della politica economica regionale, inizia insomma già al momento della sua progettazione.

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