[06/07/2011] News toscana

Toscana, integrazione paesaggistica del Pit: il documento sarà pronto a settembre 2012

Sono stati illustrati in Consiglio regionale dall'assessore all'urbanistica Anna Marson i tempi per la revisione dell'integrazione paesaggistica del Pit (Piano d'indirizzo territoriale). Secondo quanto concordato con il ministero per i Beni culturali ci vorranno circa 14 mesi di lavoro e quindi il nuovo strumento sarà pronto a settembre del 2012 ed entro la fine dell'anno il Consiglio regionale potrà votare la sua adozione.

«Il ministero ha segnalato in particolare una serie di carenze rispetto all'elaborazione dei grafici, ai contenuti conoscitivi e critici, alle schede di disciplina del piano, al database e alla cartografia dei vincoli e alle aree compromesse e degradate - ha dichiarato l'assessore - Per evitare di adottare un piano che poi sia di nuovo sottoposto a osservazioni da parte del ministero, la Regione ha previsto di chiedere al ministero di esprimere un parere tecnico preliminare».

Durante il dibattito il consigliere Pdl Andrea Agresti ha sottolineato come «non si capiscono esattamente quali sono gli obiettivi della sostanziale revisione che viene annunciata» ma in attesa dell'adozione dell'integrazione al Pit, ha chiesto di «far scattare norme di salvaguardia che impediscano che i Piani strutturali dei comuni possano approvare strumenti urbanistici non totalmente rispettosi delle norme sul paesaggio».

Marta Gazzarri, capogruppo Idv, ha auspicato che «i tempi di adozione possano essere brevi: la tutela del paesaggio è un investimento sul presente e progetta il futuro e per questo è importante che esso sia gestito correttamente, perché solo così possiamo aiutare lo sviluppo e la crescita dei posti di lavoro».

Il presidente della commissione Territorio e ambiente Vincenzo Ceccarelli (Pd), ha condiviso l'impostazione fatta dalla Giunta da cui «emerge la volontà di una revisione sostanziale dell'integrazione adottata nel 2009 e in questo senso ha giudicato positivamente gli obiettivi di puntare sulla riqualificazione e il recupero dell'esistente e sull'adozione di una cartografia dei beni da tutelare. Dobbiamo fare questa operazione con intelligenza e con grande capacità di ascolto- ha aggiunto- perché la scommessa che dobbiamo porci è quella di coniugare il rigore delle norme con la semplificazione per gli enti locali e per i cittadini».

Durante la replica l'assessore Marson ha ribadito che «questo piano è una scommessa importante, anche perché finora nessuna Regione ha un'integrazione paesaggistica approvata dal ministero e la difficoltà sta proprio nel tentativo di coniugare la tutela del paesaggio con la necessità della semplificazione. Mi auguro - ha concluso l'assessore - che il Consiglio vorrà dare un contributo determinante».

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