[30/06/2011] News toscana

Dall'urbanistica all'energia: un nuovo modello (pił partecipativo) per Livorno

I referendum sono stati vinti da chi chiedeva acqua pubblica, giustizia uguale per tutti, fermare il nucleare. Tre temi importanti per la qualità del presente e del futuro. Una scelta alta contro le decisioni del governo e i ritardi di tutta la politica sulla sostenibilità.

Chi ha perso? Il governo sicuramente e quanti contavano di perpetuare un sistema di spreco e svendita delle risorse comuni. Chi ha vinto? I cittadini, le associazioni, la volontà di affermare nuove idee sulla gestione delle risorse comuni, sulle scelte energetiche innovative: efficienza, risparmio e rinnovabili. Ha vinto l'autorganizzazione che ha superato gli ostacoli posti dal governo, utilizzando il web e altre forme di comunicazione diretta e trasversale.

Per l'energia si blocca il nucleare e si deve rilanciare con forza: efficienza, risparmio e rinnovabili. Dopo il PAN e il decreto 3 marzo 2011 sulle rinnovabili, resta un grande ritardo nella definizione degli obbiettivi concreti da parte delle Regioni. Non si sa come sarà realizzato il "Burden sharing", cioè le quote di produzione di energie rinnovabili con cui ogni Regione dovrà partecipare agli obbiettivi UE.

Finchè si tratta di mettere limiti e divieti, Regioni, Province e Comuni, anche di sinistra, fanno a gara: limiti per eolico e fotovoltaico, mentre mancano obbiettivi vincolanti. Gli investitori, i lavoratori, i cittadini, sono in difficoltà di fronte a ostacoli procedurali e incertezza sugli incentivi. Cresce la sfiducia e la mancanza di prospettive per un mercato che potrebbe dare moltissimo per rinnovabili, riduzione delle emissioni, aumento dell'occupazione e espansione della green-economy.

E' una sfida per la politica, ma soprattutto per la sinistra che da anni parla di sostenibilità, ma con pochi risultati concreti. Anche le forme di formazione della decisioni ricevono da questi referendum una richiesta di innovazione decisa attraverso gli strumenti di partecipazione.

A Livorno, in vista dell'adozione del nuovo piano regolatore della città, l' Osservatorio sulle trasformazioni urbane chiede al sindaco di coinvolgere la città in un processo partecipativo per disegnare la nuova Livorno, sostenibile con attenzione alla innovazione energetica, ai trasporti, all'aumento di spazi culturali e socializzazione, strutture per tempo libero, edilizia pubblica.

Resta in attesa di risposta la proposta Forum per l'energia di Livorno per la creazione di un "tavolo partecipativo sull'energia" con lo scopo di coordinare gli sforzi di singoli, imprenditori, associazioni, cittadini, centri di ricerca e enti pubblici per realizzare a Livorno e provincia progetti per l'uso sostenibile delle risorse, energie rinnovabili e sviluppo della green-economy.

Dobbiamo fare bene e in fretta, il futuro è già ora e il sistema Italia è già in ritardo, liberiamoci di culture e metodi superati, diamo spazio alla partecipazione e vedremo così come capacità del sistema di autorganizzarsi potrà rinnovare e rivitalizzare la nostra società.

* membro del direttivo regionale di Legambiente

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