[28/06/2011] News

La Russia taglia la corrente alla Bielorussia

La compagnia elettrica russa Inter Rao Ees ha annunciato che il 29 giugno interromperà le forniture di elettricità alla Bielorussia a causa dei debiti accumulati. Il portavoce di Inter Rao Ees ha detto oggi all'agenzia Ria Novosti che «Per il momento non abbiamo ricevuto i pagamenti richiesti, sebbene nella notte dal 28 al 29 giugno in pochi minuti approvvigionamento sarà interrotto. Questa misura resterà in vigore fono a che il debito non sarà saldato».

Il regime dittatoriale di Lukashenko sta affondando nei debiti e nell'inflazione dopo la rottura con il suo protettore Vladimir Putin, che lo sta praticamente cuocendo a fuoco lento, in attesa di una rivolta popolare o di un colpo di stato filo-russo.

Il 9 giugno Inter Rao Ees aveva già ridotto le sue forniture di elettricità alla Bielorussia chiedendo il pagamento di un debito di circa 37 milioni di euro. Le forniture sono riprese il 13 giugno e due giorni dopo la compagnia elettrica bielorussa, la Belenergo, ha rimborsato una parte del suo debito versando 14,9 milioni di euro ad Ineter Rao Ees.

I russi però temono nell'insolvenza della Bielorussia, devastata da una crisi economica che ha ridotto il rublo di Minsk a carta straccia, nonostante il tentativo disperato di fine maggio, quando la moneta nazionale è stata svalutata del 36%, spingendo l'inflazione a livelli stratosferici.

La Bielorussia è nelle mani energetiche dei russi e Putin sta chiudendo i rubinetti all'ex amico e compagno Lukashenko. Minsk dispone di un sistema energetico che nel 2008 era valutato in grado di produrre tra i 7.000 e gli 8.000 MW, teoricamente in grado di coprire i bisogni nazionali, ma il regime trova più economicamente vantaggioso importare energia russa a buon mercato (che poi non paga), lasciando "in riserva" i suoi impianti sovietici, più vecchi e meno efficienti, la cui attivazione darebbe ora probabilmente un altro colpo mortale all'ultima dittatura europea.

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