[27/06/2011] News

Aumenta l'attenzione degli italiani verso l'ambiente almeno secondo Eurobarometro

Pare che sia in aumento la sensibilità ambientale dei cittadini italiani ed europei, almeno a parole. Secondo l'ultima indagine condotta da Eurobarometro, su un campione di oltre mille italiani e un totale di quasi 27mila cittadini dell'Ue, il 90% degli intervistati in ogni Stato membro di dichiara "fortemente preoccupato" per l'ambiente.

Per quanto riguarda i cittadini italiani il 75% è disposto a pagare di più per prodotti "amici dell'ambiente", contro una media Ue del 72%. L'83% ritiene che la legislazione europea è necessaria alla protezione ambientale e un 35% ritiene che il modo più efficace per affrontare problemi su questo fronte sia imporre multe più salate ai trasgressori delle leggi.

Tra le maggiori fonti di preoccupazione in campo ambientale al primo posto (40%) figurano i disastri causati dall'uomo (come fuoriuscite di petrolio e incidenti industriali), seguiti dall'inquinamento dell'acqua (mari, fiumi, laghi e falde) e inquinamento dell'aria con il 36%, la crescente produzione di rifiuti (32%), l'impatto sulla salute dei prodotti chimici impiegati nella vita quotidiana e disastri naturali (31%), l'inquinamento provocato dall'agricoltura con uso di pesticidi e fertilizzanti (30%) poi cambiamenti climatici (28%), problemi urbani come smog e mancanza di verde (27%), poi distruzione delle risorse naturali (25%), abitudini di consumi (20%), uso degli ogm (18%).

Gli italiani rispondono più o meno come gli altri cittadini Ue, tranne che nel caso dei problemi urbani (27% contro il 18% della media Ue) e per quanto riguarda l'inquinamento dalle colture agricole (30% contro media Ue del 25%).

Non c'è dubbio che ci siano nuove tendenze rispetto al passato e la soglia della sensibilità ambientale si sia abbassata (del resto qualche conferma positiva in tal senso è arrivata anche dai referendum). Ma la sensazione (forse guardando alla parte mezza vuota del bicchiere), è che questa aumentata sensibilità valga specialmente quando i temi sono generici e le applicazioni pratiche lontane; vale meno quando invece si deve ragionare in termini complessivi di sostenibilità dovendo anche "sacrificare" per l'interesse collettivo una porzione di territorio vicino casa.

Torna all'archivio