[23/06/2011] News

Politica agricola Ue dopo il 2013: l’europarlamento vuole una Pac più verde, più equa e più competitiva

Gli eurodeputati hanno approvato oggi per alzata di mano una risoluzione non legislativa che mette alcuni paletti al progetto di pacchetto legislativo sull'agricoltura comunitaria che la Commissione europea presenterà a fine autunno, poi Parlamento e Consiglio saranno chiamati a decidere insieme sul contenuto definitivo della legislazione. In vista delle proposte della Commissione sul futuro della politica agricola comune (Pac), il Parlamento presenta la sua posizione per il prossimo bilancio a lungo termine per il periodo 2014-2020

Intanto gli eurodeputati hanno detto che vogliono mantenere invariato fino al 2020 il bilancio Ue per il settore agricolo, «Per far sì che agli agricoltori siano garantiti gli incentivi per fornire scorte di prodotti alimentari sicuri, per la protezione dell'ambiente, per creare nuovi posti di lavoro e per assicurare la competitività del settore agricolo comunitario».

Il Parlamento europeo ha così risposto alle voci sul taglio degli aiuti al secondo pilastro della Pac ed ha  ribadito «il sostegno  per assicurare adeguate risorse finanziarie anche per lo sviluppo rurale».

Il relatore della risoluzione approvata, il democristiano tedesco Albert Dess, ha sottolineato che «Il voto invia un segnale chiaro e forte al commissario (Dacian Cioloş) e spero che la Commissione terrà presente il contenuto della relazione e lo incorporerà nella proposta legislativa finale», anche a Manuel Barroso devono essere fischiate le orecchie.

«Se la politica agricola dell'Ue mira a fornire prodotti alimentari sicuri e di alta qualità e contribuire alla protezione dell'ambiente e alle energie rinnovabili, tale politica deve essere finanziata adeguatamente, secondo gli eurodeputati, in modo da fornire agli agricoltori un incentivo all'utilizzo di tecniche moderne e ecocompatibili - dicono gli eurodeputati -  Pagamenti diretti agli agricoltori dovrebbero essere più chiaramente legati alle "misure verdi" (basse emissioni di carbonio, basso consumo energetico). Un ampio sistema europeo di incentivi, finanziato dall'UE al 100%, dovrebbe essere istituito per sostenere gli agricoltori che appoggiano lo sviluppo sostenibile. Finanziamenti agricoli dovrebbero essere distribuiti più equamente tra gli Stati membri e tra le diverse categorie di agricoltori».

L'Europarlamento propone che ogni Paese dell'Ue  dovrebbe in futuro «Ricevere una percentuale minima della media Ue  dei pagamenti diretti», e gli eurodeputati sono per introdurre  un massimale per i pagamenti diretti per agricoltore, ma secondo loro «Le nuove regole devono tener conto delle dimensioni delle aziende agricole e dei criteri oggettivi di occupazione nonché delle pratiche sostenibili. Per evitare un uso improprio del denaro pubblico, i pagamenti diretti dovrebbero essere riservati agli "agricoltori attivi", cioè a coloro che effettivamente utilizzano la loro terra per la produzione».

L'Europarlamento ha affrontato anche il tema della lotta alla speculazione sulle e materie prime agricole e l'estrema volatilità dei prezzi degli alimentari che «Richiedono una soluzione a livello globale, in modo da garantire una maggiore stabilità per gli agricoltori e le forniture su larga scala di prodotti alimentari sicuri». Per questo propongono «Un sistema mondiale di notifica dello stato attuale delle scorte, per contrastare la speculazione selvaggia delle materie prime agricole».

Per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di prodotti lattiero-caseari, il Parlamento Ue ha chiesto alla Commissione di «Monitorare il mercato lattiero-caseario per il periodo successivo al 2015», Visto che il  sistema attuale delle quote sarà soppresso nel 2014.

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