[23/06/2011] News toscana

Santuario “Pelagos”, QuestionMob di Goletta Verde al ministero dell’Ambiente

L'equipaggio di Goletta Verde di Legambiente ha posto sei grandi interrogativi al ministero dell'Ambiente per rilanciare le attività del Santuario internazionale dei mammiferi marini "Pelagos". Il cigno verde in un "QuestionMob" davanti alla sede del  Segretariato del Santuario, richiede a gran voce la tutela e la valorizzazione di quella che dovrebbe essere l'area marina protetta più grande d'Europa, prezioso patrimonio di biodiversità che attualmente risulta essere minacciato non solo da pesca di frodo, sversamenti di idrocarburi e rifiuti ma soprattutto dalla mancata gestione da parte del ministero dell'Ambiente.

Nel dettaglio Legambiente chiede: quando verranno ripristinate le attività del Segretariato permanente del Santuario dei Cetacei? Cosa sta facendo il ministero dell'Ambiente per sbloccare la nomina del nuovo direttore del Segretariato? Cosa sta facendo il ministro Prestigiacomo per rendere effettivo il divieto di transito per le navi che trasportano carichi pericolosi nelle Bocche di Bonifacio? Quando verrà data efficacia e autorevolezza al Comitato di Pilotaggio, anche con l'auspicato contributo delle Regioni e delle associazioni ambientaliste? Plastica, sversamenti di idrocarburi, pesca illegale: da tempo il Santuario dei Cetacei è sotto assedio malgrado sia l'area faunisticamente più ricca dell'intero Mediterraneo. Cosa intende fare il Ministero per proteggere questo prezioso habitat? Perché il Ministero dell'Ambiente non risponde alle sollecitazioni della Regione Liguria per la tutela e la valorizzazione del Santuario dei Cetacei?

«Goletta Verde salpa da Genova proprio per esprimere nuovamente preoccupazione per l'abbandono in cui versa il Santuario dei Cetacei - ha dichiarato Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde- Portiamo simbolicamente in piazza sei grandi punti interrogativi perché pretendiamo che vengano date subito risposte chiare e che vengano presi impegni seri e immediati da parte del ministero dell'Ambiente per la tutela, la valorizzazione e la gestione di questo immenso patrimonio marino».

Santo Grammatico, coordinatore generale di Legambiente Liguria ha ricordato che «le sollecitazioni non arrivano solo dalle associazioni ambientaliste, la Regione Liguria ha più volte richiesto al ministero dell'Ambiente di intervenire e di affrontare in modo concreto le problematiche legate alla gestione del Santuario per garantire una gestione sostenibile delle risorse marine e costiere mediante un approccio ecosistemico, ma ad oggi, i richiami della Regione, così come quelli  delle associazioni ambientaliste, si sono scontrati contro un muro di silenzio e di disinteresse».

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