[15/06/2011] News

Alta tensione in mare tra Vietnam e Cina per gas e petrolio

Il governo del Vietnam ha emesso un avviso per il servizio di leva militare in caso di guerra. Un segnale che l’eterno scontro per due arcipelaghi nel Mar Cinese meridionale (che i vietnamiti chiamano Mar Orientale), rivendicati da entrambi i Paesi (e non solo), potrebbe degenerare fino allo scontro armato tra due regimi comunisti che non si sono mai voluti troppo bene, nemmeno ai tempi della guerra anti-imperialista contro gli Usa.

Dietro tanto bellicoso patriottismo armato e le reciproche accuse di intrusione nel territorio nazionale ci sono le risorse di gas, petrolio e pesce delle isole Spratly e Paracels. Il 12 giugno in tutto il Vietnam si sono svolte mabnifestazioni anti-cinesi dopo che la tensione era cresciuta nelle due ultime settimane con il blocco di una petroliera vietnamita da parte di due imbarcazioni cinesi nell’area marittima contesa. Il segnale è forte anche se i numeri dei manifestanti non sono altissimi, visto che in Vietnam non è possibile nessuna manifestazione senza il consenso del Partito comunista: ad Hanoï circa 150 persone si sono riunite davanti all'ambasciata cinese per reclamare la sovranità sugli isolotti, con tanto di cartelli che minacciavano il ricorso alla forza. A Hô Chi Minh City, le persone che manifestavano erano 300.

Prima che il governo minacciasse lo stato di guerra, il Comitato per la pace del Vietnam ha inviato una lettera all’Associazione popolare cinese per la pace e il disarmo nella quale esprime tutta la preoccupazione del popolo vietnamita «davanti alle violazioni gravi e ricorrenti delle navi cinesi». I pescherecci e le "navi spia" di Pechino vengono accusati di aver violato gravemente, il 26 ed il 31 maggio e il 9 giugno, «i diritti sovrani e la giurisdizione del Vietnam sulla sua piattaforma continentale e la sua zona economica esclusiva» e la "Ligue des avocats vietnamiens" (controllata naturalmente dal Pcv) accusa i cinesi di «aver di aver gravemente violato i principi fondamentali del diritto internazionale».

Non solo: gli avvocati vietnamiti chiedono che i cinesi indennizzino il gruppo petrolifero e del gas del Vietnam, la statale PetroVietnam, e i pescatori vietnamiti per i danni causati. La Cina intanto ha avvisato gli Usa e i Paesi dell'Asean di non intromettersi in questa disputa territoriale e di tenere le loro navi alla larga dalle isole.

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