[09/06/2011] News toscana

Illustrati i contenuti della nuova legge regionale in materia di inquinamento acustico

In commissione regionale Ambiente e territorio presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd), è iniziato l'iter della proposta di legge che contiene modifiche alla legge regionale 89 del 1 dicembre 1998 (Norme in materia di inquinamento acustico). Le modifiche, spiegano dalla Commissione, sono necessarie per adeguarsi al quadro normativo di riferimento di livello nazionale, e in particolare al decreto legislativo 194 del 19 agosto 2005 che ha recepito la direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, nonché al nuovo statuto regionale, con particolare riferimento al riparto di competenze tra Giunta e Consiglio.

Gli obiettivi dell'aggiornamento riguardano i soggetti "tenuti all'elaborazione delle mappature acustiche (rappresentazione di dati relativi a una situazione di rumore esistente o prevista in una zona), delle mappe strategiche (determinazione dell'esposizione globale al rumore in una certa zona a causa di varie sorgenti di rumore) e dei piani di azione (gestione dei problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti, compresa, se necessario, la riduzione) nonché di quelli competenti alla verifica di tali strumenti".

La proposta di legge prevede di confermare in capo alla Regione la "verifica delle mappature acustiche, strategiche e dei piani di azione", mentre l'elaborazione di mappe e piani passano alle "società o enti gestori (ossia le Province) dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture".

Per quanto riguarda il coinvolgimento dei cittadini la pdl ha l'obiettivo di "assicurare l'informazione e la partecipazione del pubblico alle tematiche legate al rumore ambientale, completando il processo di informatizzazione e standardizzazione delle sorgenti di rumore, delle misurazioni nonché dei piani comunali di classificazione acustica e dei piani di risanamento acustico".

A tal fine è prevista l'istituzione di un "catasto regionale" contenente la mappa delle sorgenti di inquinamento acustico e la mappatura acustica in formato elettronico del territorio comprendente copia informatica dei piani comunali di classificazione acustica e di quelli di risanamento. Per implementare gli strumenti di tutela dall'inquinamento acustico e migliorare l'efficacia di quelli esistenti, viene proposto di "introdurre l'obbligo, per ciascun comune, di trasmettere ai territori confinanti, dopo l'adozione e prima dell'approvazione, il piano comunale di classificazione acustica e le relative varianti nonché di introdurre l'obbligo, per i comuni con più di 50.000 abitanti, di approvare una relazione biennale contenente la descrizione e l'analisi dei livelli di inquinamento acustico prodotti nel territorio di competenza". La realizzazione degli interventi di risanamento acustico previsti negli strumenti di pianificazione comunale- hanno concluso dalla commissione Ambiente- sarà invece garantita attraverso la "revisione dei criteri per la concessione dei contributi".

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