[06/06/2011] News

Settore agricolo, industriale e finanziario, insieme per promuovere le biomasse agricole a filiera corta per produrre energia

Enel green power è interessata ad entrare nel mercato delle biomasse agricole a filiera corta per produrre energia attraverso la realizzazione di piccoli impianti diffusi sul territorio. «Stiamo già lavorando al piano industriale che punta allo sviluppo di impianti medio-piccoli ben distribuiti sul territorio nazionale e alimentati da biomasse locali- ha dichiarato Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Egp-  Riteniamo infatti che, sviluppando la filiera corta, si valorizzi il territorio intorno all'impianto e si incrementi l'indotto, sia incoraggiando le coltivazioni energeticamente più utili, sia sfruttando al meglio i residui di attività produttive già esistenti».

Con questo obiettivo Egp sta stringendo accordi come quello fatto insieme a Generali, per  acquisire una quota del 15% ciascuno del capitale sociale di Terrae (la società che ha lo scopo di riconvertire e valorizzare il settore bieticolo-saccarifero), che ha socio anche Anb (Associazione nazionale dei bieticoltori) con il 41%.  

L'accordo tra i partner è finalizzato alla promozione congiunta di progetti di generazione elettrica da biomasse, con l'obiettivo di riunire in un unico soggetto tre componenti indispensabili: quella agricola, che dispone delle filiere per la produzione da biomasse, quella industriale, per gestire la generazione di energia, e quella finanziaria, per garantire il sostegno alla realizzazione dei progetti di investimento.

Il piano industriale di Terrae è indirizzato prevalentemente alla realizzazione e gestione di progetti di generazione elettrica da biomassa sulla base di intese di filiera locale e questa dovrebbe essere la garanzia per gli agricoltori in un accordo con colossi del calibro di Egp e Generali. «Terrae  rappresenta oggi, un esempio concreto ed innovativo di integrazione tra comparto agricolo ed energetico, ed offre agli operatori della filiera agroindustriale opportunità di diversificazione e di contenimento di costi di produzione» ha concluso il presidente Federico Vecchioni.

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