[27/05/2011] News

L’informazione sui referendum viaggia sul filo della democrazia

Come sanno bene i Comitati referendari "2 Sì per l'Acqua Bene", e "Vota Sì per Fermare il Nucleare", la forza dell'informazione per sostenere e diffondere le ragioni del Si e soprattutto per raggiungere il quorum, sta nella comunicazione porta a porta, nel convincere un parente, un collega o un vicino di casa ad andare a votare. Ma è doveroso, a poco più di 15 giorni dal voto, che l'informazione pubblica, quella della Rai per intenderci, dia la possibilità agli schieramenti in campo di giocare una partita alla pari. Fino adesso sappiamo bene che non è stato cosi. E poco è cambiato anche dopo l'incontro del 24 maggio dei Comitati referendari con la direttrice generale della Rai, Lorenza Lei. Ieri si è tenuto un nuovo vertice tra rappresentanti del Comitato Referendario "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" e del Comitato "Vota Sì per Fermare il Nucleare" con la dirigenza Rai nelle persone di Antonio Marano e Guido Paglia.

«La dirigenza Rai, dopo le pressioni dei Comitati, ha ritenuto opportuno apportare alcune modifiche al servizio di informazione sui referendum del 12 e 13 giugno. Le tribune elettorali saranno spostate in momenti della giornata di maggior ascolto televisivo, in particolare quelle che si svolgono su Rai 2 sono posticipate alle 18.45 circa mentre quelle su Rai 3 sono anticipate alle 14.50 e verranno fatte puntate di approfondimento dei più seguiti talk show sui referendum- informano i Comitati- non sono state fornite invece risposte precise rispetto allo spostamento degli spot istituzionali a carattere informativo nelle fasce di maggior ascolto, né sulla possibilità di mandare in onda le tribune referendarie in prima serata. Inoltre non è stata in alcun modo assicurata la presenza di rappresentanti dei comitati promotori nei talk show poiché la dirigenza Rai si nasconde dietro l'autonomia editoriale dei conduttori».

Vedremo se cambierà qualcosa almeno nella fase calda (i 10 giorni che precedono il voto) che come noto è quella che in ogni consultazione elettorale determina le scelte di una buona parte dell'elettorato. Comunque i Comitati Referendari 2 Sì per l'acqua bene comune e Vota sì per fermare il nucleare per ora non sono affatto soddisfatti  per le scelte della Rai, perché non garantiscono un'adeguata informazione sulla scadenza referendaria, e pertanto hanno deciso di chiedere un incontro urgente al presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza della Rai. Partecipare al voto referendario, al di la del merito dei quesiti,  ha un valore aggiunto: si difende un altro bene comune che è quello della libertà e democrazia dell'informazione pubblica.

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