[25/05/2011] News

Il piano di ricostruzione degli stock di nasello meridionale e di scampo non è stato applicato

A quattro anni dall'entrata in vigore del piano di ricostruzione degli stock di nasello meridionale e di scampo, la mortalità alieutica rimane ancora elevata e i totali ammissibili di cattura (Tac) sono superati. Ciò indica che al piano non è stata data un'attuazione efficace. Lo afferma la Commissione europea con la sua relazione sull'applicazione del piano.

E' il regolamento del 2005 che istituisce misure per la ricostituzione degli stock di nasello e di scampo nel mare Cantabrico e a ovest della penisola iberica. Il piano si propone di portare la biomassa dei riproduttori per il nasello oltre 35 mila tonnellate entro dieci anni e di ridurre il tasso di mortalità alieutica (F) a 0,27. Mentre per lo scampo, si pone l'obiettivo di ricostituire lo stock entro limiti di sicurezza biologica in un periodo di dieci anni.

I principali elementi del piano consistono in una riduzione annua di F pari al 10% e in un limite del 15% alle variazioni dei totali ammissibili di catture (Tac) da un anno all'altro.

Secondo la commissione, però, per entrambi gli stock, il regime di sforzo non è stato efficace nel ridurre la pressione di pesca. Sebbene lo sforzo di pesca nominale per gli attrezzi disciplinati nell'ambito del piano si sia ridotto, quello effettivo è aumentato, soprattutto per l'utilizzo di attrezzi che catturano maggiori quantità di nasello e di un numero considerevole di navi non soggette a limiti di sforzo. E il fatto che lo sforzo esercitato sugli stock di scampi sia stato in parte ridotto è dovuto al''aumento della pesca dei gamberi, piuttosto che alle riduzioni dello sforzo imposte dal piano.

Per questo secondo l'Ue, nella prospettiva di revisione del piano prevista per il 2011, occorre far fronte all'attuale mancato conseguimento della riduzione prefissata di mortalità alieutica e occorre migliorare il regime di sforzo. Sarebbe necessario introdurre un regime di sforzo che tenga conto dei segmenti della flotta impegnati nella pesca, che si tratti di attrezzi attivi o fissi, e possibilmente estendere l'applicazione del regime di sforzo al Golfo di Cadice e alle imbarcazioni di dimensioni più piccole.

Inoltre l'Ue sottolinea che l'introduzione di fermi stagionali e in tempo reale potrebbero rappresentare uno strumento efficace per controllare la pressione di pesca, in particolare nelle zone di riproduzione. Così come l'inclusione nel piano di altre specie (ad esempio la rana pescatrice,) potrebbero essere efficaci per ridurre al minimo l'impatto di questa pesca multispecifica su determinati altri stock.

 

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