[25/05/2011] News

Scontro Terna - Enel. Legambiente: «Impianti di accumulo indispensabili alla crescita delle rinnovabili» e deve farli Terna

Legambiente interviene interviene sulla polemica in corso tra Enel e Terna sulla costruzione di impianti di accumulo di energia e lo fa senza tanta diplomazia: «Spetta a Terna investire nel potenziamento della rete elettrica per renderla più efficiente e sicura, e oggi, nella prospettiva di una forte crescita della produzione da fonti rinnovabili, diventa indispensabile realizzare impianti di accumulo per gestire nel modo migliore l'energia elettrica prodotta da eolico, solare, idroelettrico».

Secondo il Cigno Verde è scontato che «Debba essere la Società responsabile della gestione delle rete elettrica nazionale a realizzare questo tipo di impianti e proprio laddove, come al Sud e lungo l'Appennino, risulti strategico creare sistemi di accumulo per immagazzinare energia da utilizzare nelle ore di punta e abbassare così il costo delle bollette elettriche proprio grazie alle fonti rinnovabili e a una gestione efficiente. Del resto pompaggi e batterie non sono attività di produzione di energia, ma servono a stabilizzare il crescente parco rinnovabile eolico e fotovoltaico italiano. Non possono, quindi, essere escluse dalle attività di Terna che comunque non può e non deve entrare nel mercato dell'energia elettrica. Il problema semmai è quello di incoraggiare le aziende che gestiscono i grandi impianti idroelettrici italiani ad investire in sistemi di pompaggio che rendano possibile la produzione di energia elettrica nelle ore di punta con un significativo risparmio in bolletta e in termini di emissioni di CO2. Del resto basta vedere la strategia di investimenti sulla rete elettrica in Germania, che ha al 2020 un obiettivo del 47% dei consumi soddisfatti da fonti pulite, per capire che il potenziamento della rete deve passare per maggiori finanziamenti ai sistemi di accumulo dell'energia elettrica».

Qualche giorno fa Terna aveva riattizzato la polemica con un comunicato nel quale diceva che «Data la gravità delle affermazioni di Assoelettrica e di alcuni esponenti politici in merito al recepimento della Direttiva europea sul cosiddetto Terzo pacchetto energia, sottolinea che non esiste alcuna polemica tra aziende ma tra chi sostiene il mercato e chi difende rendite di posizione. Assoelettrica sembra suggerire soluzioni contro la riduzione dei prezzi dell'energia, la sicurezza del sistema e la crescita degli impianti rinnovabili in Italia, questi ultimi obiettivi condivisi da istituzioni, imprese e cittadini e facenti parte dello scopo sociale della Società. Le affermazioni di Assoelettrica possono danneggiare Terna in modo consistente. Terna ribadisce che rispetta e rispetterà le regole e che non ha mai prodotto né produrrà energia, come peraltro già previsto dalla Concessione che ne regola le attività. È semplicemente falso dire che Terna non può produrre energia dal momento che già non lo fa, come anche emerso recentemente all'Assemblea degli azionisti. Chiunque sostenga o alimenti voci, illazioni o strumentalizzazioni rispetto ai propositi trasparenti e dichiarati di libera iniziativa di impresa della società, già esposti al mercato, si presta al sospetto di voler solamente difendere rendite di posizione contro il mercato e contro la liberalizzazione e la calmierazione dei prezzi dell'energia».

Nello specifico Terna ribadisce che gli investimenti nel fotovoltaico non prevedono alcuna produzione e vendita di energia, «ma si basano praticamente su commesse di realizzazioni puntuali, e sulla valorizzazione dei propri asset. Terna non ha mai venduto neanche un solo MWh di energia, né ha mai incassato un euro a tale titolo e non intende farlo. Per quanto riguarda le attività di sviluppatore di sistemi di accumulo (batterie e pompaggi, peraltro presenti in diversi paesi europei, tra cui Regno Unito e Portogallo) Terna sottolinea che questi non sono impianti di produzione ma servizi di rete per la sicurezza e il minor costo del servizio elettrico, che assorbono dalla rete più energia di quanta ne immettano (sistemi di energia negativa e non positiva come gli impianti di produzione tradizionali). Tali impianti potranno essere gestiti anche da altri soggetti (Terna potrà anche solo realizzarli)».

Torna all'archivio