[20/05/2011] News toscana

Ricorso sulla Variante urbanistica del Comune di Pisa: il Tar giudica i cittadini non legittimati ad opporsi

Il Comitato degli oppositori alla Variante urbanistica del comune di Pisa, ha commentato la sentenza sfavorevole con la quale la prima sezione del Tar per la Toscana si è pronunciato sul ricorso da loro presentato, che ricordiamo riguardava una Variante al Regolamento urbanistico del 2009, ritenuta dai ricorrenti non conforme al Piano strutturale, con l'inserimento di nuove edificazioni che portano impatto e nuovo cemento sulla città.

Le motivazioni del Tar sembrano non dare risposte di merito. «Il Tar si limita ad affermare il difetto di legittimazione dei ricorrenti a opporsi, in quanto la semplice residenza nella città non comporterebbe uno specifico "interesse ad agire" e quindi non conferirebbe loro la possibilità di esprimersi - spiega Marco Ricci del Comitato degli oppositori nonché presidente di Legambiente Pisa - Nessuna valutazione positiva dell'operato dell'amministrazione dunque, non si è entrati nel merito. Da notare che tra i ricorrenti si trova anche chi, in conseguenza degli atti di variante, subirebbe un esproprio oppure chi sarebbe privato di aree verdi attrezzate contigue alla sua abitazione o di spazi destinati a rendere più vivibili i vari quartieri. Anche volendo accettare la validità del principio generale sostenuto dal Tar non si capisce, con tali dati di fatto, chi sarebbe legittimato a ricorrere».

L'aspetto che viene sottolineato dai ricorrenti è che secondo la sentenza i provvedimenti emessi dal comune sarebbero in ogni caso a sostegno dell'interesse pubblico e i motivi di ricorso, necessariamente promossi da un numero circoscritto di cittadini, sarebbero sempre e comunque a sostegno di interessi singoli e, quindi, soccombenti.

«Se questo fosse, il Tar rinuncerebbe di fatto al suo stesso ruolo, dal momento che i tribunali amministrativi furono appunto creati per consentire ai singoli di ricorrere contro eventuali errori o abusi della pubblica amministrazione. La sentenza del Tar- ha continuato Ricci- escludendo che i singoli cittadini residenti siano legittimati a ricorrere, ha peraltro evidenziato il pericolo dell'assolutismo deliberativo che in questa materia è conferito ai comuni. Ne consegue che questi possono in teoria permettersi qualunque tipo di devastazione del territorio toscano, come in effetti in certe aree sta avvenendo ed è accaduto».

Il Comitato degli oppositori sottoporrà la questione alla regione Toscana, e nel merito, considerato che non sono state date risposte su tutti i temi specifici che erano stati oggetto di osservazioni, valuterà la praticabilità di un ricorso al Consiglio di Stato.

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