[18/05/2011] News

Il voto sul decreto Omnibus: Greenpeace denuncia il "Furto di referendum"

Oggi la Camera dei Deputati esprimerà il suo voto sul cosiddetto "Decreto Omnibus", che al Senato era stato emendato a fine aprile in modo tale da bloccare (almeno potenzialmente) il referendum antinucleare del 12-13 giugno. Il testo contiene infatti un rinvio di dodici mesi al programma nucleare italiano.

Le intenzioni del governo dovrebbero essere confermate considerando anche quanto avvenuto nei giorni scorsi in Sardegna dove il referendum sul nucleare è stato svolto. Come noto il quorum è stato superato e i sì per l'abrogazione hanno vinto abbondantemente.

Intanto stamani davanti al Parlamento gli attivisti di Greenpeace hanno "srotolato" lo striscione "Furto di Referendum. Sul nucleare si deve votare", iniziativa immediatamente "sopita" dalle Forze dell'ordine che hanno sequestrato gli striscioni, allontanato gli attivisti e trattenuto quattro di loro in commissariato.

«Non possiamo stare a guardare mentre il Governo ci ruba il diritto di decidere del nostro futuro. L'opinione degli italiani su un tema importante come quello del nucleare è chiara: in Sardegna, quasi il 98% dei votanti si è espresso contro» hanno dichiarato da Greenpeace che chiede ai Deputati di non allinearsi alla prepotenza di questo governo e di prendere posizione per garantire una campagna referendaria democratica e corretta.

Qualora il decreto Omnibus avesse il via definitivo dal Parlamento e l'ok dal Presidente della Repubblica, rimarrebbe la speranza del Consiglio di Stato che nei prossimi giorni si esprimerà definitivamente sulla validità del quesito dopo gli ultimi eventi.

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