[12/05/2011] News

Rinchiusi per un mese in un rifugio antiatomico per sostenere il Sė al referendum sul nucleare

Con l'avvicinarsi della scadenza referendaria (la consultazione si terrà il 12 e 13 giugno), mentre perdura il silenzio mediatico, le iniziative sul territorio si fanno sempre più originali.   Un gruppo di ragazzi e ragazze, sostenuti da Greenpeace, hanno deciso di privarsi per un mese della loro libertà e vivranno rinchiusi in un rifugio come se fosse esplosa una centrale nucleare.

L'obiettivo è quello di convincere le persone a votare Sì al Referendum. Con lo slogan "I pazzi siete voi!", Giorgio, Alessandra, Pierpaolo e Luca vivranno per un mese sulla propria pelle l'esperienza di un rifugio anti-radiazioni, come succede ai loro coetanei nel distretto di Fukushima. Seguiranno precise regole di radioprotezione: rimarranno al chiuso, porte e finestre sigillate, non mangeranno insalata, latte, formaggio, carne o pesce freschi. Non usciranno fino al giorno del Referendum, quando il nucleare potrà essere rispedito al mittente almeno per un lungo periodo.

«Voi che minimizzate il disastro di Fukushima. Voi che pensate al vostro tornaconto personale - hanno dichiarato i ragazzi nel loro video-manifesto - alla faccia dell'interesse della comunità. Siete pazzi pericolosi. Vogliamo parlare ai ragazzi come noi, ma questa battaglia riguarda tutti. Diffondete i nostri messaggi, organizzatevi, inventatevi una vostra azione. La nostra protesta dovrà crescere ogni giorno di più». Durante questo periodo di reclusione volontario, i ragazzi dal rifugio comunicheranno con l'esterno attraverso internet con streaming 24 ore su 24, tramite il sito web www.ipazzisietevoi.org, i propri profili Facebook, video messaggi su Youtube e Twitter. Racconteranno le loro giornate e chiederanno a tutti i visitatori del sito di firmare il proprio impegno contro il nucleare, partecipando alla petizione "Io non sono pazzo. Voto Sì".

«Greenpeace sostiene questi ragazzi e ha fornito loro tutti gli strumenti per organizzare questa protesta. Di fronte a un governo che vuole rubarci il referendum e toglierci la possibilità di scegliere - ha sottolineato Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace Italia - un atto estremo come quello di rinchiudersi in un rifugio è più che mai necessario. I pazzi non sono loro, i pazzi sono quelli che dopo Cernobyl e Fukushima continuano a vedere il futuro nel nucleare».

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