[10/05/2011] News toscana

Legambiente: a Massa il problema rifiuti parte da lontano

Bramerini: «Situazione rientrata. Ma ora si deve riprogrammare la dotazione impiantistica»

A Massa siamo stati in emergenza rifiuti ed è durata qualche giorno. A qualcuno addirittura è venuta in mente la situazione che si sta vivendo a Napoli anche se le dimensioni del problema sono state oggettivamente diverse. Comunque anche a Massa abbiamo avuto cassonetti stracolmi, rifiuti in strada, camion compattatori delle aziende di raccolta (Asmiu e Amia) in fila che non riuscivano ad entrare all'impianto di selezione del Cermec perché in sostanza l'impianto era fermo. Dalla società Belvedere di Peccioli (che gestisce la discarica), infatti hanno chiesto all'azienda di Massa di saldare i debiti altrimenti non  avrebbero più accolto la parte rimanente dei rifiuti trattati dal Cermec per avviarli a smaltimento finale (in discarica) in terra pisana. Ora la situazione pare che lentamente stia tornando alla normalità grazie alla mediazione politica del sindaco di Massa che ha trovato un accordo con la Belvedere Spa.

Ma come siamo arrivati a questa situazione? Secondo Legambiente Massa il problema parte da lontano. «Nel nostro territorio la cultura ambientale non è molto elevata e questo riguarda molti temi- ha introdotto Paolo Panni presidente del circolo del locale circolo di Legambiente - Sul fronte dei rifiuti non si fa nessuna prevenzione per la riduzione, nemmeno semplici campagne di informazione. La nostra provincia produce rifiuti in quantità superiore alla media nazionale e la raccolta differenziata non raggiunge livelli elevati. Se poi aggiungiamo che si avvia poco o nulla a riciclo già si spiega gran parte della criticità».

E poi c'è il problema dello smaltimento finale che considerata la filiera a monte non riguarda proprio una parte residuale.

«Esatto. Non abbiamo impianti di trattamento, né discariche, né termovalorizzatori e così mandiamo i rifiuti a Peccioli. Ora, dopo la Farmoplant non era facile politicamente riproporre un impianto di combustione e sulla costa non ci sono terreni idonei per collocare una discarica, ma il territorio provinciale è ampio. Una risposta al problema rifiuti andava trovata con adeguate politiche di gestione dell'intera filiera che non sono state attivate».

«In base alle notizie che abbiamo raccolto dal Comune di Massa, dalla Provincia e dall'Ato Costa, possiamo dire che la situazione dei ri fiuti nella provincia di Massa Carrara sta rientrando nella normalità».

Lo comunica l'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini che aggiunge: «Ribadiamo agli enti locali, come già fatto presente formalmente in altre occasioni, la necessità che il nuovo piano interprovinciale dei rifiuti riprogrammi la dotazione impiantistica perché risponda alle effettive necessità del territorio e con queste sia in linea, diversamente da quanto ha fatto la programmazione attuale».

Quanto ai tempi, l'assessore fa sapere che la Provincia di Pisa, capofila del piano, sta concludendo la Valutazione Ambientale Strategica e, lavorando a ritmi serrati, l'iter dovrebbe concludersi in un anno e mezzo. A quel punto si conta di avere un nuovo piano di rifiuti che dia il via a un riassetto generale, recuperi le inefficienze e elimini le criticità al momento esistenti.

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