[09/05/2011] News

Caccia alle balene: l’Australia denuncia il Giappone alla Corte di giustizia internazionale

Il procuratore generale dell'Australia, Robert McClelland, ha annunciato oggi che «L'Australia depositerà una richiesta presso la Corte internazionale di giustizia per significare che le attività condotte dal Giappone per pescare le balene infrangono la regolamentazione internazionale».

E' l'ennesima tappa della controversia che oppone Australia e Giappone sulla caccia alle balene. Canberra chiede a Tokyo di mettere fine al suo programma di pesca dei cetacei nell'Oceano australe. «Tutti i casi saranno presentati oggi davanti alla Corte di giustizia dell'Aia - ha detto  McClelland - Benché l'Australia abbia chiesto a più riprese al Giappone di cessare le sue attività illegali di pesca alla balena, il Giappone si è rifiutato di rispondere agli appelli. Il governo disapprova la decisione giapponese di continuare la pesca alla balena e questo è il solo modo di fare i conti legali tra amici».

L'iniziativa australiana è ancora più clamorosa perché il governo laburista di Canberra è pienamente impegnato al fianco del Giappone, anche con mezzi ed uomini, per affrontare il post terremoto/tsunami ed il disastro nucleare di Fukushima Daiichi.

Nelle sue conclusioni, l'Australia fornisce alla Corte dell'Aia le prove che il Giappone sta violando il divieto dell'International whaling commission (Iwc) di caccia alle balene a scopo commerciale, così come il divieto di cacciare le balene nei santuari dei cetacei dell'Oceano australe. McClelland ha spiegato che «Il governo ha la convinzione che i cetacei catturati dal Giappone siano destinati al commercio e non alla ricerca scientifica».

Il Giappone dovrebbe depositare una contro-richiesta alla Corte di giustizia dell'Aia

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