[05/05/2011] News

Via libera del Cdm all’Authority per l’acqua

Come preannunciato nei giorni scorsi, il governo oggi durante il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'istituzione dell'Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, organismo indipendente a tutela dei cittadini utenti, con compiti di regolazione del mercato nel settore delle acque pubbliche e di gestione del servizio pubblico locale idrico integrato.

Una mini authority considerato che si occupa di un solo settore di utilizzo. Appare comunque soddisfatta il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo «L'istituzione dell'autorità per l'acqua, nell'ambito del decreto sviluppo, rappresenta un grande traguardo a difesa di tutti i cittadini e della risorsa-acqua». L'organismo, sarà autonomo, di nomina parlamentare con maggioranza qualificata dei 2/3, e raccoglierà l'eredità della Commissione "Conviri" che finora ha operato presso il ministero dell'Ambiente. 

«In un sistema moderno di governance delle risorse idriche in cui la proprietà del bene-acqua resta inequivocabilmente pubblica e dove, già da anni, operano e opereranno sempre più i privati, anche con aziende quotate in borsa - ha continuato Prestigiacomo - era necessario completare la riforma creando un organismo di controllo forte. Ci saranno più garanzie per cittadini e per l'ambiente, più poteri regolatori sulle tariffe e sanzionatori per perseguire ogni possibile abuso. Essenziale anche l'autonomia da altri organismi similari, perché la gestione dell'acqua non è solo una questione di mercato, ma deve coniugare, anche culturalmente, l'aspetto economico e l'aspetto ambientale, entrambi fondamentali e meritevoli di tutele specifiche».

Nei prossimi giorni capiremo meglio quali saranno le funzioni specifiche di questa Autorità, ma intanto la notizia (e le dichiarazioni del ministro) non è stata accolta favorevolmente dal Comitato referendario "2 Sì per l'Acqua bene comune" che vede in questo provvedimento un ulteriore tentativo di intralciare e confondere la campagna referendaria.

«È palese il tentativo di depotenziare i referendum contro la privatizzazione dei servizi idrici del prossimo giugno. A Governo e maggioranza diciamo chiaramente che tanto dal punto di vista del metodo, quanto da quello del merito anche questo tentativo si rivelerà per quello che è: una farsa ideata al solo scopo di delegittimare il voto popolare. Il re è ancora una volta nudo: si richiama al popolo ad ogni occasione ma fugge a gambe levate quando il popolo può davvero pronunciarsi su temi essenziali per la vita e la società» hanno concluso dal Comitato.

Torna all'archivio