[02/05/2011] News toscana

Il Consorzio Lamma impegnato in un progetto di ricerca internazionale per "fotografare" le acque dell'Arcipelago Toscano

Il Consorzio Lamma, noto per il servizio che svolge di previsione meteorologica per la Toscana, ci dirà quanto sono profonde, quanto si muovono, quale natura biologica e chimica hanno e quanto sono inquinate le acque dell'Arcipelago Toscano.

Infatti i ricercatori del Lamma parteciperanno alla campagna oceanografica MELBA/MOMAR, e a bordo della nave francese Europe (che ospita ricercatori di diversi paesi europei) resteranno nel Mediterraneo per tre settimane con l'obiettivo di lavorare alla misurazione dei parametri marini di natura biogeochimica e idrodinamica.

L'iniziativa, che si inserisce nell'ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera MoMAR (sistema integrato per il MOnitoraggio e il controllo dell'ambiente MARino) che ha l'obiettivo principale di migliorare la conoscenza dell'ambiente marino nell'area dell'Arcipelago Toscano è stata presentata durante "Non solo meteo", la giornata dedicata alla informazione sulle attività del Consorzio Lamma alla quale ha partecipato l'assessore regionale all'ambiente e energia Anna Rita Bramerini.

«Una buona programmazione nasce da una buona conoscenza che sappiamo quanto sia importante per una efficace e valida pianificazione- ha dichiarato l'assessore- In quest'ottica il Lamma, da sempre a servizio della Regione Toscana, è una risorsa fondamentale perché rappresenta una sorta di banca dati per tutti i temi legati all'ambiente e alla gestione del territorio sia su scala globale che su scala locale. Nato proprio con lo scopo di fare da raccordo tra le varie fonti di conoscenza a nostra disposizione, adesso il Lamma deve potenziare questa sua caratteristica- ha continuato Bramerini- Il nostro impegno è quello di far sì che sempre più il consorzio faccia dialogare tra loro le conoscenze e metta a nostra disposizione uno spettro il più completo possibile di notizie preziose per la nostra attività. Aggiungo che in un momento come questo, il Lamma, in assoluta controtendenza, ha deciso di investire sulla ricerca e sulle risorse umane assumendo quattordici ricercatori che qui si sono formati e perfezionati e che adesso potranno continuare il loro lavoro in modo stabile» ha concluso l'assessore.

Tornado al progetto MOMAR per avere un identikit dettagliato dell'Arcipelago Toscano sarà fatta una taratura dei modelli scientifici delle correnti marine, saranno effettuati campionamenti sulle caratteristiche biologiche delle acque e carotaggi per monitorare l'inquinamento dei fondali. La parte operativa sarà divisa in tre tappe: la prima nell'area Livorno-Capraia-Elba, mentre le altre due tramite con un sommergibile autonomo tra la Corsica, le isole di Capraia e Pianosa, e la parte meridionale dell'Arcipelago. Un progetto importante di ricerca in cui sono impegnati i ricercatori del Consorzio che si occupano tra l'altro di climatologia, energia e riduzione delle emissioni climalteranti, di sistemi informativi per la gestione delle risorse e dei rischi ambientali e di monitoraggio ambientale marino integrato.

Dell'immediato futuro del Lamma ha parlato Giampiero Maracchi, presidente del Comitato scientifico del Consorzio «Due sono gli obiettivi per il futuro: puntare su un migliore uso delle risorse naturali e mettere in piedi un'economia a basse emissioni di CO2 e con alto risparmio energetico. Il Lamma sta lavorando per questo, due aspetti che lo stesso Barroso nel suo discorso alla Commissione tenuto il 10 marzo del 2010 ha inserito nell'agenda della politica ambientale europea».
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