[02/05/2011] News

La corrente africana che potrebbe modificare la Corrente del Golfo e mettere in discussione il rapporto Ipcc

Nature pubblica uno studio di un gruppo di ricercatori guidati da Lisa Beal dell'università di Miami, dal quale emerge che la corrente oceanica di Agulhas, che scorre al largo della costa orientale dell'Africa potrebbe rafforzare un regime di circolazione marina che porta il calore fino all'Europa. Secondo la ricerca, questo rimette in questione l'attuale scienza climatica. La corrente di Agulhas porterebbe più acque salate e calde di quanto si pensasse nell'Oceano Atlantico meridionale, ke cui acque sono fredde e più dolci. Questo secondo i ricercatori potrebbe rafforzare il Gulf Stream nell'Atlantico, che porta acque calde nel nord Europa. Fino ad oggi la maggior parte degli studi suggerivano che il cambiamento climatico poteva rafforzare il Gulf Stream nel corso dei prossimi decenni.

La scoperta potrebbe rimettere in discussione parte delle conclusioni dell'ultimo rapporto dell'Intergovernmental panel on climate change che nel 2007 indicava come molto probabili un rallentamento della circolazione termoalina del Golfo nel corso di questo secolo.

La salinità e la temperatura di una circolazione termoalina hanno effetto sulla densità dell'acqua marina e le acque più fredde e salate sprofondano alle alte latitudini (Norvegia e Groenlandia) e scendono verso sud, a profondità comprese tra 1 e 3 km, poi si riscaldano vicino ai tropici e risalgono in superficie, per poi raffreddarsi dio nuovo.

Abitualmente solo una piccola parte della corrente di Agulhas raggiungeva l'Atlantico dopo aver oltrepassato il Capo meridionale dell'Africa, il resto veniva respinto dall'Oceano Atlantico nell'Oceano Indiano.

Ma i dati satellitari esaminati dai ricercatori e le misurazioni delle correnti oceaniche dimostrerebbero che le cose sono leggermente diverse. Secondo la Beal «Questo potrebbe significare che i modelli di previsione attuali dell'Ipcc per il prossimo secolo sono falsati e che non avremo un raffreddamento dell'Atlantico del nord per compensare in parte gli effetti del cambiamento climatico mondiale al di sopra dell'America del Nord e dell'Europa».

Eric Itsweire, della National science foundation Usa, l'organismo governativo americano che ha finanziato la ricerca, è convinto che «Questo studio dimostra che i cambiamenti locali delle condizioni atmosferiche ed oceaniche nell'emisfero sud possono colpire la circolazione oceanica in maniera inattesa».

Degli studi hanno suggerito che la grande e vitale corrente del Golfo potrebbe rallentare a causa del cambiamento climatico, facendo "stagnare" l'intera circolazione ed aumentando così considerevolmente lo scioglimento della calotta glaciale in Groenlandia, con un afflusso di acqua dolce più grande dello stesso flusso della corrente. «Invece, l'aumento del flusso della corrente di Agulhas potrebbe stabilizzare il trasporto di calore oceanico attraverso la circolazione termoalina dell'Atlantico» ha detto la Beal che insieme ai suoi colleghi ha scoperto delle prove che suggeriscono picchi importanti di afflusso di acqua dalla corrente di Agulhas nel corso degli ultimi 500.000 anni, che potrebbero aver provocato la fine dei cicli glaciali.

Nature spiega che i ricercatori hanno anche scoperto che la corrente si è riscaldata dopo gli anni '60 e che ha avuto luogo un movimento generale verso sud delle acque calde dell'Oceano Indiano, modelli che «Sembrano pertinenti e coerenti con il cambiamento climatico».

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