[29/04/2011] News

Nucleare: storica fusione tra Exelon e Constellation Energy

L'annunciato matrimonio da 7,9 miliardi di dollari tra Exelon e Constellation Energy è stato confermato ieri e la nuova mega-impresa energetica Usa si chiamerà solo Exelon, diventando il più grande produttore di energia nucleare americano. Le due imprese insieme valgono 52 miliardi di dollari

World Nuclear News (Wnn) spiega che l'accordo definitivo «Vedrà una transazione stock-for-stock per unire le due companies. La nuova società vuole approfittare del grande parco low-carbon generation di Exelon e del  customer-facing business di Constellation».

La nuova Exelon manterrà la sua sede centrale a Chicago, anche se le operazioni di vendita al dettaglio e all'ingrosso attualmente svolte dalla Constellation avranno sede a Baltimora, come il business delle rinnovabili. L'azienda manterrà i suoi tre marchi: Bge, Comed e Peco ed avrà a disposizione una produzione di energia di oltre 34.000 MWe, di cui circa 19.000 prodotti da 22 reattori nucleari, circa il 55% dell'energia elettrica fornita dalla Exelon sarà quindi atomica.

Wnn spiega che «Gli azionisti Constellation riceveranno 0,930 quote di stock Exelon per ogni azione Constellation, che equivale a un valore di 38,59 dollari per azione e ad un valore del patrimonio netto complessivo di 7,9 miliardi dollari. Questi azionisti possono essere soddisfatti per gli sforzi di gestione nel corso degli ultimi anni, dopo aver rifiutato un'offerta di "credit-crunch buyout" dalla MidAmerican Energy Holdings di soli 4,7 miliardi di dollari per quella che attualmente è una grande azienda».  

L'attuale presidente Exelon, Chris Crane, sarà presidente ed amministratore delegato della nuova società, mentre il presidente di Constellation, Mayo Shattuck, sarà presidente esecutivo della nuova Exelon. Crane ha detto che la nuova società sarà «Ben posizionata per beneficiare di un ambiente industriale in cambiamento, mentre la gestione del rischio e il nostro posizionamento ci permetterà di beneficiare della ripresa del mercato energetico».

A dire il vero si tratta di un matrimonio di necessità: i piani di espansione del nucleare di entrambe le aziende hanno subito pesanti colpi nel corso degli ultimi due anni ed hanno sbandato fino a deragliare per il calo della domanda di energia a causa della crisi finanziaria e la crescente disponibilità di gas a buon mercato. Exelon aveva proposto di costruire due nuovi reattori nucleari a Victoria County in Texas, ma la  richiesta di licenze è stata ridimensionata ad un solo Early Site Permit.

La Constellation è ancora più nei guai: è stata  partner al  50% dell'avventura Unistar per costruire un parco dei discussi reattori Epr della francese Areva negli Usa. Quando sembrava che il progetto dell'Epr di Calvert Cliffs potesse decollare,  la Costellation nel 2010 si è tirata fuori dall'affare ed ha svenduto le sue quote ad un'altro partner, la francese Edf, alla quale aveva già ceduto metà della sua attività di produzione di energia nucleare, per circa 4,5 miliardi di dollari, rifiutando un'offerta da 4,7 miliardi dollari per l'intera azienda fatta da MidAmerican Energy Holdings. Dopo la  Constellation era precipitata in una crisi finanziaria. Intanto, nel bel mezzo di questa crisi del nucleare Usa, la Exelon stava cercando di comprare per 6,2 miliardi di dollari un altro colosso del nucleare statunitense: Nrg.

Il parco nucleare ampliato della Exelon comprenderà i suoi 17 reattori operanti in dieci siti: Braidwood, Byron, Clinton, Dresda, LaSalle, Limerick, Oyster Creek, Peach Bottom, Quad Cities, e Three Mile Island 1. L'accordo con Constellation aggiungerà altri 5 reattori in funzione a Nine Mile Point, Calvert Cliffs e R G Ginna. Scorrendo la lista vengono alla mente molti incidenti,, come il più grave della storia del nucleare civile Usa: quello di Three Mile Island, battuto solo da Chernobyl e Fukushima.

Exelon diventa così il più grande produttore americano di energia atomica, 18,490 MWe di nucleare da 22 reattori. Al secondo posto negli Usa c'è Entergy cin 8930 MWe e 10 reattori nucleari, davanti a Duke Energy con 6996 MWe e 7 reattori.

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