[26/04/2011] News

Outing atomico di Berlusconi a Sarkozy: svelato il bluff della moratoria nucleare

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Ormai il nostro presidente del Consiglio è come un Pierino ultrasettantenne che disfà quel che aveva fatto il giorno prima, un incontenibile chiacchierone che per farsi bello con il potente di turno rinnega quel che ha detto un giorno prima, rischiando un incidente diplomatico dopo l'altro. Oggi, nel giorno del venticinquesimo anniversario di Chernobyl, era con il presidente francese Nicolas Sarkozy che in cambio di un accordo sull'immigrazione e di una posizione comune su Schengen gli ha chiesto di onorare l'accordo capestro sui reattori francesi Epr, allora il Fregoli Berlusconi si è ritramutato in sfegatato fan del nucleare: «Siamo assolutamente convinti che l'energia nucleare sia il futuro per tutto il mondo». Il bluff del governo italiano è spiegato senza vergogna alcuna a Sarkozy ed ai giornalisti: «La gente era contraria, fare il referendum adesso avrebbe significato eliminare per sempre la scelta del nucleare. abbiamo deciso di aspettare "uno o due anni perché si tranquillizzino. Abbiamo appreso che la tragedia di Fukushima in Giappone ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini. Se fossimo andati oggi a quel referendum, il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a venire. Il governo quindi responsabilmente ha ritenuto di introdurre questa moratoria sul nucleare per far sì che si chiarisca la situazione giapponese e per far sì che magari dopo un anno o due si possa ritornare ad avere un'opinione pubblica consapevole della necessità di tornare all'energia nucleare» La moratoria  e la pausa di riflessione nucleare sciorinate come l'ennesimo trucco per far dimenticare presto Fukushima al bambinesco popolo italiano che di nucleare non ne vuole sentir parlare: Poi la frase che, se i giapponesi non avessero altro di cui occuparsi che delle boutade del nostro premier, probabilmente scatenerebbe un incidente diplomatico: «Siamo assolutamente convinti che nucleare sia il futuro per tutto il mondo. L'energia nucleare è sempre la più sicura. Anche perché, il disastro giapponese si è verificato perché la centrale di Fukushima era stata edificata su un terreno che non lo permetteva». Cosa falsa perché la centrale di Fukushima era considerata supersicura rispetto ai terremoti ed è stata danneggiata dallo  tsunami.

Ma tutto questo affastellamento di frasi da bar e di una disinformazione inconcepibile in qualsiasi altro capo di governo europeo era tutta una "strategia" per arrivare alla solita performance da venditore del nostro premier: «Quel che è certo è che il futuro dei contratti tra Enel e Edf sul nucleare non pare compromesso: non vengono abrogati, non vengono annullati e stiamo decidendo di mandare avanti molti settori di questi contratti come quelli relativi alla formazione».

Soddisfatto il marito di Carla Bruni che sornione incassa; «Rispettiamo la decisione dell'Italia ma se gli italiani decideranno di tornare al nucleare, la Francia sarà un partner accogliente e amico. Siamo pronti a lavorare con voi e a rispondere a tutte le vostre domande sulla sicurezza delle nostre centrali».
peccato che nelle piazze e nelle strade francesi ci siano sempre più cittadini che quelle risposte le chiedono ma non le ricevono.

La piroetta atomica col trucco di Berlusconi ha sollevato un vespaio di polemiche e proteste. Il primo a reagire è stato probabilmente il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, «Le dichiarazioni di Berlusconi sono la prova provata dell'inganno del governo sul nucleare e rappresentano l'interpretazione autentica sul fatto che dal punto di vista giuridico la norma approvata al Senato e che ora passa alla Camera è solo un differimento. Dopo queste dichiarazioni l'Ufficio referendum della Corte di Cassazione non può che confermare i referendum del 12 e 13 giugno. Quella proposta dal governo non è uno stop ma semplicemente uno stratagemma per non far svolgere i referendum su nucleare e acqua e evitare, espropriando i cittadini italiani di esprimersi direttamente su questioni fondamentali per il Paese. Oggi è chiaro che quello architettato dal governo è un imbroglio colossale..Per questa ragione noi Verdi continueremo la campagna per i referendum nella convinzione che il 12 ed il 13 giugno i referendum su acqua e nucleare ci saranno e che gli italiani potranno finalmente esprimersi su due temi fondamentali per il futuro del Paese».

Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecodem, ha detto: «Eccola qua, direttamente dalle parole di Berlusconi, la conferma di quanto il governo abbia paura del voto degli italiani: nessun ripensamento, dice il presidente del consiglio, la moratoria è solo per evitare il referendum. Eccolo qua, il finto paladino della sovranità popolare che scappa di fronte al temutissimo pronunciamento dei cittadini. E' un ridicolo tentativo di imbroglio: non vi consento di decidere ora con il referendum; ma prima o poi, sperando in tempi migliori, ci riproverò. Sarà bene che gli italiani se lo ricordino, già in occasione delle prossime amministrative. Sarà bene, ovviamente, non smobilitare l'impegno attorno al referendum, in attesa delle decisioni della Cassazione, e rafforzare l'impegno per impedire ogni tentativo truffaldino di ritorno al nucleare».

Per l'Italia dei Valori «Finalmente Berlusconi gioca a carte scoperte. "L'energia nucleare è sempre la più sicura", ha detto nella conferenza stampa seguita al vertice italo-francese a Villa Madama, parlando del disastro giapponese. Nel giorno in cui si ricordano le vittime della tragedia nucleare di Chernobyl, avvenuta 25 anni fa, la dichiarazione del nostro presidente del Consiglio ha un sapore tragicomico. Berlusconi ha così svelato il bluff del referendum, dicendo senza remore che siccome gli italiani si sono spaventati».  Antonio Di Pietro sottolinea che «Come denunciato dall'Idv dal giorno dell'approvazione al Senato della moratoria al nucleare, gli italiani oggi hanno avuto la prova dell'imbroglio. Berlusconi non vuole rinunciare al nucleare ma vuole solo bloccare il referendum perché ha paura del risultato delle urne. Infatti, per sua stessa ammissione, vuole sospendere per un anno o due il ritorno all'atomo per poi ridargli vita con più forza. Bloccare il referendum, in queste condizioni, significa violare un diritto costituzionale garantito a quel milione di cittadini che lo ha richiesto formalmente. Per questa ragione il Capo dello Stato dovrebbe impedire tale misfatto, e ci auguriamo che lo faccia senza alcun indugio».

Secondo Alfiero Grandi, presidente del Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare, «Le dichiarazioni di Berlusconi sul nucleare confermano che questo è un Governo di imbroglioni. Prima il Governo ha forzato la mano al parlamento e all'opinione pubblica per imporre il ritorno al nucleare in Italia, anche se già prima dell'incidente di Fukushima l'opinione pubblica italiana era contraria al ritorno al nucleare. L'incidente in Giappone, con il suo corredo di gravi conseguenze per l'ambiente e la salute, per di più di dimensioni ad oggi imprecisate, ha ulteriormente convinto gli italiani che il ritorno al nucleare è una follia economica, per l'ambiente e la salute delle persone. Oggi è chiaro più che mai che gli incidenti nucleari hanno conseguenze mondiali, ma anche che più si è lontani dall'incidente meglio è.  Dopo l'incidente in Giappone il Governo ha fatto una clamorosa retromarcia sul nucleare cercando di evitare il referendum sul nucleare che avrebbe perduto.  Ora il Presidente del Consiglio ricambia posizione e si scopre che in realtà il Governo vuole solo evitare il referendum, riservandosi di riprendere il discorso sull'avventura nucleare in seguito, per di più ha il discutibile gusto di dirlo nell'anniversario della tragedia di Chernobyl. Berlusconi così fa un clamoroso errore perché con questa ulteriore giravolta sta convincendo tutti che l'emendamento presentato dal Governo al decreto legge, attualmente oggetto di conversione in parlamento, è solo un trucco per evitare la sconfitta al referendum e che quindi è bene che il referendum si svolga regolarmente perché anche se i quesiti referendari dovessero essere ormai risolti resta l'ambiguità politica di un Governo che cambia posizione continuamente e quindi è meglio votare per sciogliere definitivamente il nodo ora e in futuro. Aggiungo che il Governo si illude perché ragiona come se l'opinione pubblica fosse preda di un'onda emotiva passeggera. Evidentemente il Governo non ha ancora capito che l'incidente in Giappone non è ancora sotto controllo, i suoi effetti di inquinamento radioattivo continuano e purtroppo si cumuleranno ancora. Purtroppo per i giapponesi e per noi dovremo convivere ancora per anni con le sue  conseguenze».

Il presidente di Sinistra  ecologia e libertà, Nichi Vendola, dice che  «Le parole di Berlusconi sono l'immediata conferma,  se mai ce ne fosse stato bisogno, dell'intenzione del governo di voler prendere in giro gli italiani, calpestando in modo arrogante e cialtronesco, il loro diritto ad esprimersi su una questione, come quella dell'energia nucleare, da cui dipende la sicurezza ambientale e la sopravvivenza delle generazioni future del nostro Paese. Dopo questa aperta dichiarazione d'intenti del governo, al limite dell'imbroglio, ci auguriamo che la Corte di Cassazione ne tenga conto al momento di valutare la sopravvivenza del quesito referendario. E' quanto mai evidente che a questo punto il 12 giugno si andrà  a votare e il popolo italiano si esprimerà democraticamente   su nucleare, acqua pubblica, legittimo impedimento».

Stella Bianchi, responsabile ambiente  del Partito Democratico evidenzia che «Berlusconi ha chiarito oggi il senso dell'emendamento del governo sulle centrali nucleari. Berlusconi stesso dice che e' solo un rinvio per paura del giudizio degli elettori e in spregio alle regole della democrazia che impongono al governo il rispetto di un referendum già indetto per il 12 e 13 giugno prossimi. In quel decreto omnibus non c'e di fatto nessuna abrogazione del decreto per riportare il nucleare in Italia. Il piano sbagliato del governo e' in piedi come Berlusconi si affretta a confermare a Sarkozy e con esso gli affari miliardari per Edf sulle tasche dei cittadini italiani, insieme alla sorridente svendita di una parte importante dell'industria alimentare italiana. E se il piano di ritorno al nucleare rimane valido allora anche il quesito referendario sulla decisione di tornare o meno al nucleare mantiene la sua validità. Il presidente del Consiglio ha la presunzione di dire proprio oggi che l'energia nucleare e' la più sicura al mondo esattamente il giorno dell'anniversario della catastrofe di Cernobyl. Se Berlusconi e' così convinto da sfidare migliaia di morti, lutti, dolore, terreni contaminati perché mai dovrebbe temere il giudizio degli italiani contro il suo nucleare?».

«Finalmente Berlusconi dice la verità». Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sulle dichiarazioni odierne del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in merito al nucleare.
«Lo stesso Berlusconi ci ha spiegato oggi come la moratoria e l'emendamento con il quale la maggioranza intende far saltare il quesito referendario sul nucleare siano soltanto un raggiro per impedire agli italiani di decidere democraticamente del loro futuro energetico».
«Il premier spera che tra un paio d'anni l'emotività degli italiani, scatenata dall'incidente di Fukushima, si sia placata - prosegue Cogliati Dezza - ma gli italiani hanno buona memoria. Già prima del disastro giapponese, al ricordo di quello di Cernobyl, il 65% di loro era contrario alla costruzione di centrali in Italia. Oggi questa percentuale è aumentata ancora e non sarà facile tornare indietro: tra 25 anni i cittadini continueranno a ricordare che il nucleare è una scelta insostenibile. Sperare che abbiano la memoria corta è una pura illusione».

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