[26/04/2011] News

Le tartarughe di Aldabra, i semi di ebano e il rewilding a Iles aux Aigrettes

Secondo un recente studio pubblicato su Current Biology, una tecnica molto controversa, chiamata "rewilding", cioè l'introduzione di nuove specie in luoghi dove altre si sono estinte, avrebbe avuto successo a Iles aux Aigrettes, una piccola isola di Mauritius, dove non esistevano più animali di grande taglia che disperdessero i semi, dopo che una specie di tartaruga endemica si era estinta.

Gli alberi di ebano dell'isola, decimati da 30 anni da concessioni forestali e dal taglio illegale, si sono ripresi dopo l'introduzione sull'isola di tartarughe di Aldabra (Geochelone gigantea - nella foto), che hanno occupato la nicchia dell'ecosistema rimasta  "scoperta".

La ricercatrice Britannica Christine Griffiths, della School of biological sciences di Bristol, spiega che «I nostri risultati dimostrano che l'introduzione di questi dispersori di semi ha aiutato il recupero  di questo albero in pericolo critico i cui semi avevano prima una dispersione limitata. Esperimenti di rewilding  reversibili come i nostri sono necessari per indagare se le interazioni delle specie estinte possono essere ripristinate».

A Iles aux Aigrettes questo criticatissimo metodo (con una specie grossa è "facile" da gestire), sembra aver avuto successo: non solo le tartarughe di Aldabra mangiano i semi di ebano e li disperdono in aree dove non c'erano più  piante, ma il passaggio dei semi nel sistema digerente dei grandi rettili attiva una migliore germinazione dei semi e le aree dove ci sono le tartarughe dimostrano una diffusa crescita di piantine di ebano.

I ricercatori sottolineano che «Questa era una introduzione reversibile, le tartarughe potrebbero essere rimosse se si mostrassero segni di ulteriore danneggiamento dell'ecosistema ulteriormente, e il suo successo può portare ad ulteriori studi per riempire i vuoti ambientale causati dalla estinzione di  specie precedenti».

Stephen Harris, co-autore dello studio, spiega che «I progetti di restauro ecologico generalmente coinvolgono la comunità delle piante, ma sempre più spesso anche componenti animali che si sono estinte. Tuttavia, vi è una crescente evidenza del fatto che i restauri ecologici dovrebbero interessarsi di più del declino dell'interazione tra le specie, invece dell'estinzione delle singole specie. Le interazioni delle specie struttura le comunità ecologiche e provvede a processi e funzioni ecologiche essenziali come 'impollinazione, la dispersione e la diffusione dei semi, che sono necessarie per l'autoregolamentazione e la persistenza di una comunità».

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