[26/04/2011] News

Cina, Giappone e Corea del sud: dopo Fukushima necessario rafforzare cooperazione ambientale

Durante la sesta sessione del Northeast Asia trilateral forum, tenutosi il 24 aprile a Hangzhou, il capoluogo della provincia cinese dello Zhejiang, uomini politici e ricercatori di Cina, Giappone e Corea del sud hanno concordato che «La crisi nucleare giapponese riflette l'insufficienza della cooperazione regionale nel settore dell'ambiente» ed hanno chiesto di «Rafforzare la cooperazione in material di soccorso in seguito alle catastrofi naturali e della protezione ambientale tra i tre Paesi».

Il Forum di Hangzhou era co-sponsorizzato dall'agenzia ufficiale cinese Xinhua, dal colosso della stampa giapponese Nikkei e dal Joong-Ang Ilbo, il più importante giornale sudcoreano e puntava anche a consolidare gli scambi non-governativi tra i tre colossi dell'economia asiatica e mondiale. Si tratta di un evento che si tiene alternativamente in Cina, Giappone e Corea del sud dal 2006 e che quest'anno ha assunto particolare rilevanza dopo le accuse rivolte da cinesi e sudcoreani al Giappone per non aver fornito dati immediate sul disastro nucleare di Fukushima Daiichi e per aver sversato nell'oceano migliaia di tonnellate di acqua contaminata. Inoltre nei giorni scorsi sono ritornate alla ribalta le dispute territoriali tra Tokyo e Seoul per alcuni isolotti nello stretto di Corea, mentre quelle tra la Cina e il Giappone non sono mai cessate.

L'ex primo ministro giapponese Yasuhiro Nakasone ha detto al Forum che «Le catastrofi naturali quali i terremoti, gli tsunami, così come la crisi nucleare, non possono essere risolti da un solo Paese».

Il presidente dell'Istituto di ricerca per le scienze ambientali della Cina, Meng Wei, ha sottolineato che «La crisi nucleare ha minacciato l'ambiente di tutta la regione e deve essere messo in atto un meccanismo di dialogo sulle catastrofi naturali».

Nonostante la guerra fredda, l'amicizia tra i compagni nordcoreani ed i cinesi e le rivalità storiche che dividono Cina, Giappone e Corea del sud, è abbastanza preoccupante che tre Paesi nucleari e sismici non abbiano avuto finora meccanismi veloci di allarme e consultazione, come hanno dimostrato il terremoto/tsunami e il disastro nucleare di Fukushima.

L'ex ministro sudcoreano dell'ambiente Kim Myung-Ja ha ricordato a tutti che «Non esistono frontiere nazionali di fronte alla radioattività. I tre Paesi devono lavorare insieme per assicurare la sicurezza nucleare».

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