[17/10/2007] Parchi

Lago Natron, carbonato di sodio o fenicotteri?

PARMA. La Lega italiana protezione uccelli lancia l’allarme per uno dei più noti paradisi naturalistici del mondo, un luogo che attira frotte di documentaristi ed ornitologi: il lago Natron, in Tanzania, vicino al confine con il Kenya, classificato da BirdLife International, la più grande alleanza al mondo di associazioni in difesa della natura e degli uccelli, come Importan bird area (Iba TZ 031) e che fa parte delle zone umide tutelate dalla Convenzione di Ramsar.

«Uno dei più straordinari spettacoli ornitologici al mondo rischia di scomparire a causa di un impianto industriale per la produzione di carbonato di sodio» spiega la Lipu che sta partecipando con i suoi delegati al BirdLife’s Council for the African Partnership in corso a Nairobi, in Kenia, che ha inviato al governo della Tanzania una petizione per chiedere di bloccare la realizzazione dell’impianto industriale progettato sulle rive del lago.

«Il Natron – denuncia BirdLife International - rappresenta l’unico sito sicuro per la nidificazione di oltre mezzo milione di coppie di Fenicottero minore (Lesser flamingo), pari al 75% della popolazione mondiale. Le sue acque alcaline lo rendono ricco di cibo per i fenicotteri e luogo ideale per la nidificazione, e il sito è tappa ogni anno di un numero considerevole di turisti della natura».

L’impianto dovrebbe estrarre dal bacino lacustre 530 metri cubi di acqua salata all’ora per produrre ogni anno mezzo milione di tonnellate di carbonato di sodio, il progetto prevede anche la realizzazione di un villaggio per 1.200 lavoratori da impiegare nella produzione, una centrale da 11,5 megawatt per la produzione di energia, strade e autostrade. L’impianto, che consumerebbe 106mila litri di acqua fresca all’ora, e potrebbe indurre cambiamenti nella composizione delle acque e la conseguente mancanza di cibo fino a causare la scomparsa del fenicottero minore, con la distruzione dei siti di nidificazione per la presenza di infrastrutture, oltre che minacciare l’esistenza di alcune popolazioni umane nomadi che transitano nell’area.

Per Hazell Shokellu, responsabile per l’Africa di BirdLife «L’Africa sta facendo grandi passi in avanti verso la conservazione della sua immensa biodiversità. Per il governo della Tanzania le decisioni sul Lago Natron avranno conseguenze importanti sulle sue credenziali ambientali. Il governo mostri forte responsabilità verso la tutela dell’ambiente in questo grande continente, e rinunci al progetto».

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