[17/10/2007] Comunicati

Il Wwf boccia la finanziaria: «Non c´è qualità ambientale e non c´è il rispetto di Kyoto»

LIVORNO. «Dalla manovra finanziaria 2008 ci saremmo aspettati che si consolidasse e rinnovasse la tendenza all’innovazione in campo energetico, trasportistico e ambientale abbozzata nel 2007». Così Michele Candotti, segretario generale del WWF Italia commenta il disegno di legge in discussione in queste settimane.

Secondo l’associazione la finanziaria 2008 è una manovra senza qualità ambientale che pur mantenendo e consolidando l’impegno esistente a tutela della natura ha smarrito le proprie vocazioni innovative in campo energetico e nell’attuazione del Protocollo di Kyoto. «Una manovra che continua, in assenza di Piani nazionali dell’energia dei trasporti e della mobilità, ad alimentare i fondi per le infrastrutture strategiche senza alcun intervento decisivo di selezione delle opere e controllo sui costi, e non interviene con decisione per la tutela e la valorizzazione della biodiversità».

Il Wwf rileva che la finanziatria 2008 per le infrastrutture strategiche riserva 4.500 milioni di euro (il 63% destinate a strade e autostrade) e 1.300 milioni di euro per finanziare il sistema di alta velocità ferroviaria mentre al comparto tradizionale della tutela ambientale (aree protette, difesa del suolo, difesa del mare, bonifiche dei siti inquinati, APAT, Convenzione di Washington per le specie a rischio di estinzione) dedica in questi due anni - nonostante l’aumento complessivo di 122 milioni di euro rispetto ai 462 milioni del 2007 - non più del 3% dell’ammontare dell’intera manovra: 584 milioni di euro su 18,5 miliardi, tra Finanziaria vera e propria e decreto legge fiscale connesso

Il Wwf denuncia, inoltre, la scomparsa dei due fondi istituiti presso il Ministero dell’Ambiente con la Finanziaria 2007, che avrebbero consentito politiche innovative nell’attuazione del Protocollo di Kyoto e nel campo della mobilità sostenibile: nella Manovra 2008 non c’è traccia né dei 200 milioni di euro del Fondo rotativo per l’attuazione del Protocollo di Kyoto, né dei 90 milioni del Fondo per la mobilità sostenibile (concepito, tra l’altro, per finanziare l’efficienza dei mezzi pubblici, incentivare l’intermodalità, costituire un sistema di incentivi e disincentivi per la mobilità sostenibile, finanziare i mobility manager e il car sharing), senza contare l’assenza di incentivi per l’acquisto di apparecchiature energetiche efficienti.

«Vogliamo ricordare – aggiunge Michele Candotti - che il Wwf si aspettava almeno in campo energetico e in attuazione del Protocollo di Kyoto, il coinvolgimento delle Regioni per condividere gli obblighi nazionali di riduzione delle emissioni climalteranti (nei trasporti e nei consumi civili) e misure sostanziali di riforma della fiscalità energetica per renderla coerente con gli obiettivi di Kyoto».

Il Wwf chiede quindi, un allegato ambientale che, anche attraverso una delega al Governo, getti le basi per una programmazione strategica anche di medio e lungo periodo. In campo trasportistico chiede la realizzazione di indagini approfondite sulla domanda di mobilità nelle varie aree del Paese, investimenti destinati al potenziamento delle reti esistenti che servono la mobilità a corto e medio raggio e misure che consentano l’integrazione tra i vari strumenti di pianificazione. Mentre in campo ambientale ritiene necessaria la disposizione di fondi per la definizione e realizzazione di una strategia per la tutela e la valorizzazione della biodiversità nelle aree prioritarie e nei corridoi ecologici.

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