[15/03/2006] Rifiuti

Legambiente dura con Bosi sulla differenziata di Rio Marina

RIO MARINA (Livorno)- Dopo le polemiche tra il sindaco di Rio Marina Bosi ed Esa, e l´intervento dei Verdi in difesa del gestore elbano dei rifiuti, Bosi accusa il Sole che ride: «E’ falso quanto dichiarato dal partito dei Verdi, e cioé che a Rio Marina non esista una piattaforma di stoccaggio, che invece funziona da tempo e con buoni risultati riuscendo a stoccare rifiuti ingombranti opportunamente selezionati e avviati allo smaltimento».

Per Legambiente questo ennesimo ed acceso botta e risposta sulla raccolta differenziata ha del surreale. «Dal dibattito si capisce che il sindaco di Rio Marina - si legge in un comunicato del cigno verde dell´Arcipelago - sta parlando di una materia che non conosce e non frequenta ed è, sui temi ambientali, una sua costante. La raccolta differenziata di cui si parla il Sindaco è evidentemente quella relativa a poco più del 7% degli 837,77 kg. di rifiuti che ogni riese produce durante l’anno, che è il secondo dato più alto di urbani (dopo Marciana) dell’isola d´Elba (dati Esa e Agenda 21)».

Per Legambiente «Bosi non sa che quando si parla di raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani ci si riferisce a quelli domestici, non pericolosi, da spazzamento, da pulizia di strade, spiagge, ambiente, rifiuti vegetali, ecc. e solo in parte anche agli ingombranti, infatti i macchinari e le apparecchiature obsolete (computer, macchinari, monitor ecc.) se provenienti da uffici ed aziende rientrano nei rifiuti speciali e vanno stoccati in aree dedicate, che il Comune di Rio Marina ha, come molti altri comuni, per poi avviarli non al semplice smaltimento – come scrive il senatore - ma a centri di riciclo e recupero specializzati. Solo in questo caso si può parlare davvero di raccolta differenziata, sarebbe bene sapere dal Comune e da ESA se questo avviene, come avviene e dove vengono conferiti i Raee».

Ma gli ambientalisti vorrebbero anche sapere «come vengono intercettati, selezionanti, recuperati gli altri rifiuti speciali e pericolosi, compresi pile, medicinali, sostanze chimiche, ecc.»

«E’ evidente - continua Legambiente - che quando Esa e i Verdi chiedono per la raccolta differenziata aree di stoccaggio, piattaforme ed aree ecologiche si riferiscono a siti, impianti, strutture, cassonetti dedicati dove stoccare provvisoriamente, oltre che agli ingombranti, materiali prodotti dalla raccolta differenziata prima di avviarli al recupero ed al riutilizzo».

Gli ambientalisti parlano poi di una sottovalutazione del problema rifiuti all´Elba, visto che «pare che l’assessore all’Ambiente della Provincia di Livorno stia pensando all’ennesimo commissariamento della discarica comprensoriale di Literno per ampliarla e consentire così anche il rewamping dell’impianto di selezione del Buraccio e per non esportare più i rifiuti a Rosignano».

Legambiente fa poi rilevare che è strano che il Senatore Bosi accusi ESA di usare atteggiamenti monopolisti, «perché dovrebbe sapere che il ruolo del gestore dei rifiuti elbani è un’anomalia rispetto alla normativa italiana, un "sub-Ato" che riconosce le caratteristiche "speciali" e i ritardi della nostra isola».

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