[16/10/2007] Acqua

Ripubblicizzazione dell´acqua, il Movimento confida nella Finanziaria

FIRENZE. Si avvicina l’1 dicembre, data della grande manifestazione nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua ed in difesa dei beni comuni, ed il “Forum italiano dei movimenti per l’acqua pubblica” ha pronta la piattaforma nazionale: «Chiediamo che la discussione sulla nostra proposta di legge proceda speditamente e approdi alla sua approvazione e inoltre che la legge finanziaria approvi definitivamente la moratoria degli affidamenti ai privati e contenga provvedimenti per il risparmio idrico e la ristrutturazione delle reti idriche».

Il Forum dei movimenti per l’acqua avanza le sue richieste e proposte forte delle 400mila firme raccolte a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell’acqua, segno evidente che esiste una realtà vasta e diffusa, fatta di cittadine e cittadini, che vuole fermare i processi di privatizzazione che sono andati avanti in questi anni, sottrarre l’acqua alle logiche del mercato e del profitto, arrivare alla ripubblicizzazione del servizio idrico.

Con la manifestazione dell´1 dicembre il Movimento intende dare un segnale al Parlamento che vive sul tema una fase di stallo: ad esempio è fermo in Senato il disegno di legge Bersani (approvato alla Camera) in cui è contenuta la moratoria dell’affidamento del servizio idrico ai soggetti privati «La discussione in Parlamento deve andare avanti velocemente- continuano dal Forum dei movimenti per l’acqua- e, soprattutto, deve essere finalizzata ad ottenere i punti di fondo della nostra proposta: tutela e pianificazione della risorsa idrica, ripubblicizzazione del servizio idrico e suo governo partecipato, intervento della fiscalità generale per garantire a tutti il quantitativo minimo vitale e per finanziare una parte degli investimenti, provvedimenti di solidarietà internazionale».

Visto che difficilmente il ddl Bersani verrà approvato entro la fine dell’anno le speranze del Movimento sono riposte nella legge Finanziaria che può decidere da subito sulla moratoria. «La stessa legge finanziaria poi deve intervenire con alcuni provvedimenti che diano il senso che si vuol affermare che l’acqua è bene comune e quindi il governo e la gestione del servizio siano pubbliche - proseguono dal Movimento italiano per l’acqua - Per questo è necessario che ci siano provvedimenti per il risparmio della risorsa acqua, come l’incentivazione del passaggio dai sistemi di irrigazione a pioggia a quelli a goccia, e che si istituisca un Fondo nazionale per la ristrutturazione delle reti idriche, dotato di adeguate risorse, in grado di intervenire sulla situazione non più sopportabile delle perdite e degli sprechi». Proposte concrete che pongono la battaglia per l’acqua pubblica al centro della lotta in difesa dei beni comuni e contro la loro mercificazione.

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