[15/10/2007] Trasporti

Alta velocità/alta capacità, il punto sull´opera di Martini dopo l´incontro con Fs

LIVORNO. «Il traguardo di 500mila passeggeri al giorno sui treni toscani nel 2013 comporta un grande salto di qualità sul percorso dello sviluppo sostenibile, che per noi ha valenza ambientale, ma anche sociale e economica. Insieme alla tramvia, un´altra faccia della stessa medaglia, lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie consentirà di fluidificare la mobilità e migliorare la qualità della vita». Sono parole del presidente della Regione Claudio Martini relative al progetto in piena fase operativa dell’Alta velocità/Alta capacità, pronunciate stamani durante l’incontro con l’ad di Fs Mauro Moretti.

«Una grande opportunità – ha detto sempre Martini - e un grande contributo alla modernizzazione di Firenze e della Toscana e al suo ruolo di collegamento con il cuore dell’Europa. La nostra regione assumerà il ruolo di baricentro del sistema di mobilità europea. Un progetto di importanza strategica, basato su risorse certe, 6 miliardi di euro garantiti dal gruppo Ferrovie dello Stato di cui 1,7 per il Nodo di Firenze, che avrà benefici a 360 gradi, ben al di là della possibilità di raggiungere da Firenze Milano in un’ora e mezzo. A quel punto avremo tutte le carte in regola, e non solo quella della qualità della vita, per attrarre investimenti internazionali».

Martini ha poi spiegato quali sono le ulteriori potenzialità: «Basti pensare allo sviluppo del porto di Livorno che con la realizzazione dell’alta velocità e delle altre opere collegate agli interporti (Guasticce e Gonfienti) potrà diventare una delle principali porte di accesso all’Europa per le merci in arrivo dall’Asia. Certo, per realizzare questi interventi è richiesta a tutti una forte collaborazione e una buona dose di pazienza, ma ci saranno ricadute positive: il risultato sarà una Firenze e una Toscana inserite in un contesto di livello europeo».

La strategia della Regione di puntare decisa sulla ferrovia è assolutamente condivisibile. Le preoccupazioni restano sull’iter dei lavori che purtroppo hanno mostrato gravi lacune e causato i noti danni ambientali (Mugello). E sui quali è necessario vigilare maggiormente.

«Adesso – ha detto l’assessore regionale Riccardo Conti - ci vuole un patto di reciproci impegni per lo sviluppo del sistema ferroviario toscano. Dovrà coinvolgere Ministero e Fs, oltre alla Regione Toscana, nei prossimi sei o sette anni per ottenere più risorse e dunque quei risultati utili a raggiungere l’obiettivo dei 500mila passeggeri. Solo così la politica degli investimenti avrà una svolta. La Regione Toscana ha da parte 100 milioni di euro di fondi europei da destinare allo sviluppo sostenibile dei trasporti e della mobilità. Ma a questi vanno aggiunte altre risorse, indispensabili per far fronte a una capacità ferroviaria che con l’Alta velocità sarà triplicata: occorrono più treni e più servizi. Ma soprattutto il potenziamento di due direttrici ferroviarie fondamentali, come la Pistoia–Lucca e i raccordi ferroviari tra il porto di Livorno e Pisa per le merci».

«La Regione Toscana ha speso molto, è la regione che ha speso di più – ha fatto presente Conti - Incrementando ogni anno con 30 milioni di euro i fondi statali (140 milioni di euro) ha potuto realizzare Memorario. Adesso ci vuole un programma straordinario di intervento che certo la Regione da sola non può sostenere».

«Grazie all’Alta Velocità/Alta Capacità – ha concluso l’assessore - la Toscana diventa un nodo dell’Europa. Certo, l’altra grande gamba dello sviluppo infrastrutturale è la piattaforma logistica costiera che farà del porto di Livorno una grande porta sul Mediterraneo e un corridoio logistico verso il nord Europa».

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