[15/10/2007] Parchi

L´assessore Betti: Entro primavera la legge regionale sui parchi

PISA. Gli amministratori toscani hanno incontrato a Pisa il nuovo assessore ai parchi e alle aree protette della regione Toscana Marco Betti.
L’agenda non scarseggiava certo di argomenti e anche di richieste sia in riferimento ad aspetti nazionali a partire dalla Terza Conferenza nazionale dei parchi di cui non si è saputo più niente dopo gli annunci di tanti mesi fa, sia e soprattutto in ordine al contesto toscano. Tutti temi affrontati anche in un libro ‘Parchi e istituzioni; novità e rischi’ ( Edizioni ETS) consegnato nell’occasione all’assessore dalla Legautonomie toscana.

Betti non si è sottratto ad un confronto molto franco assicurandoci innanzitutto che egli intende portare avanti per concluderla agli inizi della prossima primavera la discussione sulla nuova legge regionale che è in attesa da troppo tempo. E’ questo anche un modo appropriato ed efficace per riportare i parchi e le aree protette toscane al centro di un dibattito che le ha viste in questo mesi del tutto ai margini. Proprio perché l’esperienza toscana è ricca e variegata come ha voluto ricordare giustamente l’assessore tanto più appare inspiegabile che –tanto per fare un esempio- il gran dibattito sul paesaggio toscano non li vede oggi coinvolti come sarebbe necessario anche per scongiurare i rischi incombenti di un ritorno su questi temi a concezioni e norme del tutto superate e ‘vecchie’ specie alla luce della Convenzione europea sul paesaggio.

L’impressione che abbiamo ricavato da questo primo incontro è positiva e siamo certi perciò che riusciremo a recuperare l’arretrato accumulato in questi mesi.

D’altra parte una serie di situazioni ‘aperte’ che richiedono ormai conclusioni non più rinviabili possono aiutarci ad uscire dalla pura chiacchera. Ci riferiamo, ad esempio, specialmente dopo l’approvazione dal parte del direttivo del parco del piano dell’Arcipelago Toscano, alla questione delle aree marine. E’ ora di passare dalla melina alle decisioni. All’Arcipelago innanzitutto dove il parco non può restare in attesa che a Roma decidano per loro. Ma anche per la Meloria e la Maremma. E così pure bisogna ripartire nei parchi tosco-emiliani con i progetti APE e altro, E ancora le ANPIL che rischiano in troppi casi ( parte il mostro valdorciano) di restare micro interventi senza alcun rapporto con l’area vasta delle province da tanti invocata ma troppe volte nei fatto snobbata. Noi queste cose a Betti le abbiamo ricordate e ci è sembrato che intenda tenerne conto.
Si sta finalmente ripartendo e noi ci auguriamo che non ci si fermi ai primi ostacoli.

Torna all'archivio