[14/03/2006] Rifiuti

Via le monodosi dagli ecoalberghi

FIRENZE – Il Direttore di Legambiente Fausto Ferruzza ha scritto al presidente della Regione Toscana Claudio Martini ed all’assessore alla sanità Enrico Rossi per chiedere di poter eliminare le "monodosi" dalle colazioni degli ecoalberghi di "Legambiente turismo".

Da tempo, prima all’Isola d’Elba e successivamente in Versilia e nel Mugello molti alberghi camping, agriturismi ed altre strutture turistiche hanno aderito all’ecolabel nazionale di Legambiente Turismo. Questo marchio ecologico richiede alle strutture aderenti degli impegni precisi di sostenibilità ambientale e alcuni comportamenti virtuosi, tra questi l’eliminazione delle monodosi dai prodotti per le colazioni e nei bagni e la loro sostituzione con ciotole, vasi o dispenser.

«Purtroppo questa semplice misura – spiega il direttore toscano del cigno verde - che porterebbe per ogni attività ad una forte diminuzione dei rifiuti, attraverso l’eliminazione di una quota significativa d’imballaggio e permetterebbe l’utilizzo di prodotti biologici, locali ed equo/solidali (marmellate, confetture, miele, zucchero, yogurt, etc.), non è applicabile con le norme sanitarie attualmente vigenti nella nostra regione».

Una misura che invece è già stata applicata altrove, spiega Umberto Mazzantini responsabile Isole Minori dell’associazione ambientalista: «chiediamo alla Regione Toscana di adottare, sul modello di quanto fatto da Emilia Romagna e Marche, una deliberazione od altri provvedimenti equipollenti che consentano, attraverso stringenti misure igienico-sanitarie, agli ecoalberghi di eliminare gradualmente le monodosi».

La misura sembra particolarmente urgente nell’Arcipelago Toscano, dove le strutture alberghiere si trovano nell’incresciosa situazione di non poter ottemperare al protocollo previsto dall’ecolabel Legambiente Turismo perché la raccolta differenziata dei rifiuti non è ancora partita in maniera minimamente efficiente e diffusa (così come attestano anche i dati di ARRR del 2004, che vedono i comuni elbani agli ultimi posti della classifica regionale della raccolta differenziata)».

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