[05/10/2007] Parchi

Le risposte del direttore del parco sulla strage degli orsi e dei lupi

Un atto di eco-terrorismo!
Ho avuto subito la percezione che eravamo di fronte ad un episodio di gravità assoluta e mai accaduto prima. Non esagero a parlare che siamo di fronte ad un attacco di eco-terrorismo per cui era necessario raccogliere indizi per evitare che fossero fatti sparire dai criminali.

Sulla comunicazione…
Ho dovuto adottare una comunicazione di basso profilo, riservandomi di dare in seguito la più ampia informazione. Infatti abbiamo raccolto molti indizi che sono stati messi a disposizione dell’autorità competente e speriamo di essere riusciti ad impedire ai criminali di far sparire questi indizi, prima che l’informazione diventasse di pubblico dominio da far emergere il giusto sdegno dell’opinione pubblica.

Sulla cosiddetta rimozione dell’addetta stampa
Se non si comprende questo contesto non si comprendono alcune cose secondarie che pur hanno interessato l’opinione pubblica, tra cui il caso della cosiddetta rimozione dell’addetto stampa.
Il problema, invece era quello di mantenere un certo profilo di comunicazione.

Un direttore autoritario?
In oltre cinque anni alla direzione del Parco ho ampiamente dimostrato di non essere un tagliatore di teste e molti dipendenti lo possono attestare, né un Direttore del Personale autoritario, alcuni mi rimproverano di essere fin troppo buono!

Si parla tanto di vigilanza insufficiente….
Ma ci rendiamo conto che negli anni precedenti, a causa del grave dissesto finanziario, le guardie del Parco non avevano nemmeno uno status giuridico che hanno acquisito grazie al mio interessamento con i Prefetti dell’area? Non avevano alcuna strumentazione, persino le divise usurate dal tempo! Oggi grazie al sostegno del Direttore Generale del Ministero i guardiaparco hanno automezzi idonei, cannocchiali professionali ed altra utile strumentazione e mezzi per poter operare con maggiore incisività

Sul caso degli Orsetti morti
Non c’è alcun mistero!! infatti i guardiaparco avevano capito immediatamente che in questo caso, accertato oltre un mese fa, per fortuna non eravamo di fronte ad un ennesimo attacco al Parco e alla nostra preziosa fauna.

Sulla secretazione delle indagini
La riservatezza si imponeva fino a quando l’Istituto Nazionale Fauna Selvatica non avrebbe avvalorato la tesi dei guardiaparco e del nostro veterinario. Oggi posso dire con certezza che siamo di fronte ad un fatto triste ma assolutamente naturale: un orso maschio che uccide i piccoli per far tornare ricettiva la femmina.

Cosa sta succedendo al Parco?
Il Parco è un valore immenso per tutta l’Italia e per gli abitanti di questa area che da esso traggono notevoli benefici. Non c’è dubbio però – e qualunque governo lo sa – che alcuni specifici interessi possono essere colpiti. Potrei citare le moltissime ore della nostra giornata dedicate a cercare di risolvere questi problemi. Ciò che non potremmo accettare è che qualcuno possa credere di rimanere impunito!!!

*direttore del Parco Nazionale dell´Abruzzo, Lazio, Molise

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