[04/10/2007] Comunicati

L’Ue chiede un rimborso di 145,2 milioni di spese Pac

BRUXELLES. Gli Stati membri dovranno rimborsare all’Unione Europea 145,2 milioni di euro di importi indebitamente versati a carico del bilancio agricolo dell’Ue. Il reintegro è dovuto a procedure di controllo inadeguate o al mancato rispetto delle norme comunitarie in materia di spese agricole. Gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese effettuate nell’ambito della politica agricola comune (Pac), mentre la Commissione Ue deve garantire che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi.

La decisione, la venticinquesima di questo tipo dal 1995, prevede il recupero di fondi versati a Belgio, Germania, Danimarca, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Svezia e Regno Unito. Ma a fare la parte del leone è, ancora una volta, l’Italia con 82,6 milioni di euro da restituire: «76,4 milioni per controlli quantitativamente e qualitativamente carenti nel settore dell’olio d’oliva – spiega la Commissione Ue - 6,2 milioni a carico dell’Italia per carenze nei controlli della produzione di foraggi essiccati e dei documenti finanziari giustificativi delle domande di pagamento».

«Abbiamo lavorato intensamente per garantire il miglior controllo possibile sulle spese agricole – spiega la commissaria Ue per l´agricoltura e lo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel - È nostro dovere controllare efficacemente l’uso che viene fatto del denaro dei contribuenti. Abbiamo compiuto notevoli progressi sulla via di un migliore controllo e siamo decisi a proseguire gli sforzi in questo senso».

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