[04/10/2007] Energia

Rigassificatori, ok alle procedure accelerate per decreto

LIVORNO. Arrivano le risorse finanziare per le infrastrutture e l’ambiente annunciate qualche giorno fa: il decreto legge 159/2007 “ Interventi urgenti in materia economico – finanziaria, per lo sviluppo e l’equità sociale” legato alla finanziaria per il 2008 è stato pubblicato ieri sulla gazzetta ufficiale, è entrato in vigore oggi e sarà presentato alla camera entro 60 giorni per la sua conversione in legge, pena la sua decadenza.

Fra i tanti investimenti sulle infrastrutture (come i contributi assegnati al trasporto metropolitano delle grandi città, alle opere in corso sulla rete ferroviaria, per il potenziamento del trasporto merci marittimo per la Sicilia e la Calabria), troviamo anche disposizioni in materia di ambiente e in materia di rigassificatori di gas naturale liquefatto.

In tema di ambiente, l’articolo 26 prevede lo stanziamento di un contributo straordinario di 20 milioni di euro per il 2007 a favore del Ministero dell’ambiente, per l’attuazione di programmi di intervento per le aree protette e per la difesa del mare. Il Ministero dell’ambiente definirà le modalità e i criteri di utilizzazione delle somme stanziate.

Lo stesso articolo prevede poi che i nuovi interventi pubblici, nella misura minima del 40%, dovranno essere accompagnati da una certificazione relativa alla riduzione delle emissioni di gas serra. E ciò al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti dal Protocollo di Kyoto.

L’articolo 46 invece, definisce e semplifica le procedure di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto anche situati al di fuori di siti industriali.

Per questi impianti l’autorizzazione è rilasciata secondo una specifica procedura (ex art. 8, L. 34/2000) e a seguito di giudizio di compatibilità ambientale (di cui all’articolo 6 della legge 8 luglio 1986, n. 349).

Nei casi in cui gli impianti siano ubicati in area portuale o ad essa contigua, il giudizio è reso anche in assenza del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici. In tali casi, l’autorizzazione è rilasciata con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d’intesa con la regione interessata. E l’autorizzazione costituisce variante anche del piano regolatore portuale.

Nei giorni scorsi del resto il ministro per le infrastrutture Antonio Di Pietro aveva invocato procedure accelerate e valutazione di impatto ambientale decisiva da parte del Cipe per i nuovi rigassificatori. Opere tra l’altro che il ministro vorrebbe inserire (ma non si sa né quanti né quali) tra le opere della legge obiettivo.

Torna all'archivio