[03/10/2007] Comunicati

In Italia per far spegnere l´auto se è accesa solo per l´aria condizionata serve una multa...

LIVORNO. D’ora in avanti è vietato tenere il motore acceso durante la sosta e la fermata dell’auto allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento dell’aria. Questa è una delle novità introdotte nel codice della strada. Dopo l’approvazione in Senato del 19 settembre e la modifica in Camera dei deputati del 27 settembre, nella seduta di ieri il Senato ha convertito in legge il decreto legge del 3 agosto 2007 recante “disposizioni urgenti modificative del codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione stradale”.

La nuova legge introduce varie modifiche al codice, ma la cosa veramente singolare per il nostro Paese è appunto l’introduzione del divieto del mantenimento del motore avviato per tenere costante l’aria calda o fredda all’interno dell’abitacolo, pena il pagamento di una somma da 200 a 400 euro.

Certo è vero che in molti comuni alcuni sindaci hanno emanato delle ordinanza per limitare le emissioni in atmosfera di gas di scarico quando l’auto non è in movimento, ma è la prima volta che un disposto di questo tipo ha valenza su tutto il territorio nazionale e che la sanzione amministrativa di tipo pecuniaria viene applicata indipendentemente dalla città in cui ci troviamo.
Non sarà la soluzione a tutti i mali, ma lo stop ai motori accessi – se pur in determinate circostanze - è certo da annoverarsi tra le buone pratiche. Che per dire la verità, non dovrebbe essere legata a una legge e - più che altro – a una sanzione, ma al buon senso dei guidatori. Un buon senso cioè, che porta il cittadino medio a spegnere sempre il motore ad esempio al passaggio al livello o parcheggiato in attesa di qualcuno o in coda su una strada.

Chi ha avuto la fortuna di viaggiare per il mondo e soprattutto nei paesi scandinavi, saprà invece che dopo poco che resta inutilmente con il motore acceso, arriva qualcuno a farlo notare. E questo non certo da ora, ma da almeno venti anni. Un gran segno di civiltà che evidentemente l’italiano non ha ancora appreso, vista la necessità di un disposto ad hoc per una precisa situazione (spegnere se in sosta e se il motivo è quello di mantenere il calore o il refrigerio nell’auto). Dunque, a dirla tutta potremmo chiederci se davvero è necessaria una imposizione dall’alto per evitare sprechi che appaiono così evidenti e pur dannosi per l’ambiente e la salute. E soprattutto se una limitazione di questo tipo sia necessaria solo per precise situazioni come quella legata all’impianto di condizionamento dell’aria.

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